

Sinossi
"Da quando Giacomo Leopardi le dedicò il 'Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani', la 'natura' di questo popolo senza patria e senza nazione si è rivelata come un nodo di problemi irresolubili, un groviglio inestricabile. L'Italia è ormai per definizione un paese 'diverso' (anormale) e questa diversità è accettata e subita come un destino, o al più affrontata con amputazioni o metamorfosi (federalismo, secessioni, rivoluzioni), tanto che divenne ricorrente il sogno di 'fare' gli italiani che non ci sono, o che come sono non sono abbastanza identificabili da essere una nazione. Geminello Alvi, a conclusione di un bizzarro viaggio attraverso la Russia postcomunista, torna sull'annosa questione con la sapienza di sterminate letture, dalle quali strizza suggerimenti e significati con sobrietà e parsimonia, ma anche con straordinaria intelligenza rabdomantica e con disincantata ingenuità e innocenza, che gli consente di vedere le cose come sinora nessuno le aveva mai colte. Il risultato è un libro imprevedibile e a tratti irriverente, che ci parla di un'Italia diversa da tutte le altre che ci sono state descritte e raccontate, della quale si può appassionarsi sino a innamorarsene, ma si può anche sorridere con indulgenza e si può persino immaginarne un destino affatto diverso da quello che intanto sta vivendo." (Cesare De Michelis)
- ISBN: 8831715666
- Casa Editrice: Marsilio
- Pagine: 383
- Data di uscita: 17-04-2013
Recensioni
Non mi è piaciuto. Non ho capito molto, ad essere onesti. E su quello che ho capito ha prevalso la pesantezza. *** Abbandonato, maggio 2014
Confederazione o supercazzola dell'autore? Nell'arcadia prefigurata in questo ammasso di reazionario fetore si anela a un mondo para-fascista che aggraderebbe a quelli come lui, orfani delle preghierine serali, della padania e della civiltà contadina, luddista dell'ultima ora, antieuro con gli euro Leggi tutto
Citazioni
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