

Sinossi
Il 15 aprile 1987 l'economista Federico Caffè scompare nel nulla. La sua casa di Roma rimane vuota. Sul comodino, vicino al letto, lascia solo un paio di occhiali e i documenti. Il professor Caffè, forte sostenitore della tradizione keynesiana e difensore dello Stato sociale, è svanito senza lasciar traccia. Il suo pensiero però guida ancora importanti scuole economiche internazionali e le sue parole sono impresse nella memoria dei tanti eredi che oggi rivestono prestigiose cariche istituzionali. A venticinque anni esatti da quella data, Bruno Amoroso, suo allievo e grande amico, fa rivivere attraverso le pagine di questo libro l'intimità intellettuale e affettiva che lo legava a Caffè. Entrambi lontani da ogni tipo di conformismo accademico e sociale, schivi di ogni mondanità celebrativa e di ogni esibizione pubblica, hanno combattuto gli effetti ingiusti e devastanti delle logiche capitalistiche. Nato dalla rielaborazione delle lettere e dei loro colloqui nel corso di vent'anni - i loro incontri della "stanza rossa" - "Federico Caffè" è un documento inestimabile su come l'esperienza della vita si innerva nello sviluppo dei pensieri e nella capacità di trasmettere ad altri, in modo semplice, il senso profondo delle proprie idee. Non è solo un omaggio al maestro, ma il diario di una memoria fatto di piccole attività quotidiane, gesti fissati per sempre in chi ha voluto svelarci aspetti e pensieri di un uomo che, altrimenti, non avremmo mai conosciuto. Prefazione di Pietro Barcellona.
- ISBN: 8876156739
- Casa Editrice: Castelvecchi
- Pagine: 186
- Data di uscita: 04-04-2012
Recensioni
Lettura consigliata
Commosso ricordo dell'economista scomparso (svanito nel nulla) nell'87. E' impressionante constatare che già oltre 35 anni fa le analisi di questo studioso (insieme ad altri) avessero individuato gli aspetti critici della contro rivoluzione liberista che oggi si mostrano in tutta la loro forza: lo s Leggi tutto
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