

Sinossi
C’era una volta il male. Quello antico che straziava Giobbe e quello moderno, più multiforme perché scaturito dalla perfidia del cuore, o indotto dalla voluttà di dannazione, oppure amalgamato con il bene nella chimica dei sentimenti. Sotto qualsiasi aspetto si manifestasse, conservava un che di scandaloso, demoniaco, seduttivo. Baudelaire gli riconosceva addirittura «la grazia dell’orrore». Oggi è ancora così? L’acuta perizia critica condotta da Arturo Mazzarella produce un’altra risultanza: il male ha perso il proprio stigma maledetto – la trasgressività morale, contro cui era ancora possibile il titanismo della ribellione – per risolversi in una tonalità estetica, ossia percettiva, sensibile, che depotenzia e atrofizza, avvolgendo vittime e carnefici in un’unica spirale di irresponsabilità. È la molecolare insensatezza che intride magistralmente i romanzi di Michel Houellebecq, Bret Easton Ellis, Roberto Bolaño ed Emmanuel Carrère, i film di Lars von Trier, Gus Van Sant e Michael Haneke, i fotodipinti di Gerhard Richter e le installazioni di Maurizio Cattelan. Fibre di parole e di immagini che rappresentano la nuova fenomenologia del male.
- ISBN: 8833973263
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 157
- Data di uscita: 22-05-2014
Recensioni
Un testo che cerca, attraverso una carrellata di opere apparse negli ultimi anni, di analizzare alcune problematiche del mondo contemporaneo. Il testo non è particolarmente illuminante, ma ha due pregi: il primo è quello di dettare una linea di indagine che può essere fruttuosa, così da promuovere n Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!