

Sinossi
«Il protagonista di "Il quinto passo è l'addio" si chiama Ruggero Gunale e non è un uomo semplice, come tutt'altro che semplice è il modo che ha di raccontare la sua storia. Per gran parte del romanzo lo accompagniamo lungo una galleria degli specchi che offre di lui immagini variamente deformate. Arrivato alla fine, al passo d'addio del titolo, finalmente si concede a un racconto limpido e in qualche modo rasserenato della sua storia. Che è una storia d'amore, prima di ogni altra cosa. Ma non è solo questo. C'è Cagliari nella parte di "piccola città, bastardo posto". C'è un giovane scrittore che cerca (e non trova) la sua strada. C'è una radio libera, quando le radio libere hanno ancora un po' (ma solo un po') dell'energia irriverente dei primi tempi. C'è una sinistra malamente impiastricciata in faccende sottoclientelari. C'è la droga. C'è l'essere sardo di Ruggero Gunale, oggetto di un sordo e autistico rimuginare...» (Dall'Introduzione di Luciano Marrocu)
- ISBN: 8862023847
- Casa Editrice: Ilisso
- Pagine: 162
- Data di uscita: 08-07-2020
Recensioni
"Noi, gli sbandati, i fuori dal mondo che rifiutavano sia la guerriglia urbana che il ritorno nei ranghi, i figli dei fiori, i poeti, i rimbambiti, i pazzi, gli spaventati dalla velocità della storia e della tecnica e dell'assoluta assenza di guidatore, e quelli come me, che non sapevano che fare di Leggi tutto
Troppo complicato per me questo libro su cui avevo aspettative diverse avendo letto Il figlio di Bakunin oppure non era il momento per leggerlo. Sono sicura che abbia tante potenzialità, che dietro ci sia uno studio, una preparazione ed una profondità che ho percepito, ma non apprezzato come necessa Leggi tutto
è molto strano per me leggere un libro ambientato nella mia città, laddove posso riconoscere i luoghi come a me molto familiari e dove so di essere a casa...
Bello, l'ho letto tutto d'un fiato anche se a tratti è un po'lento. In molte parti ho ritrovato la mia addolescenza a Cagliari e la stessa voglia di partire ... e anche io sono partita, ma alla fine sono tornata ... perché Cagliari è una città che ti rapisce, vuoi fuggire, ma poi se sei lontano una Leggi tutto
Il più bello di Sergio Atzeni. Qui c'è tutta la poetica di uno scrittore che ha vissuto le sue pagine fino in fondo. La storia, ambientata nella Cagliari degli anni '80, in realtà è la storia di tutti. Autore moderno e senza confini, non ci sono etichette che riescano a definirlo.
Forse non l'ho letto con la giusta costanza e concentrazione. L'ho trovato piacevole, ma non mi ha sconvolto, probabilmente per colpe mie. Lo riprenderò in futuro.
Come al solito, Atzeni �� incommentabile. Un libro assieme superficiale e profondo, da leggere non una ma pi�� volte per riuscire a capirlo fino a fondo. Scritto con il tono tipico della favola orale, sembra quasi sentire la voce suadente del cantore che con un leggero accento sardo racconta una sto Leggi tutto
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I have read it in Italian.
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