

Sinossi
Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l'avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l'infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l'incubo dell'occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l'empatia della conversazione tra amici: la vita s'impara, ci dice Augias - soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant'anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L'Italia di oggi - esclusi gli eterni vizi nazionali - assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l'infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l'incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L'invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla più recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d'intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s'è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino.
- ISBN: 8806259598
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 296
- Data di uscita: 07-05-2024
Recensioni
“[…] su ogni biografia, anche la piú accurata, pesa come un’ombra di falsità perché la vita nel suo perenne divenire non è riproducibile. A corredo di queste fisime interviene però il possibile correttivo del titolo: La vita s’impara. L’esistenza è per chiunque un apprendistato, non parlo di sapere, Leggi tutto
⭐️⭐️⭐️ e mezza. Leggere questo libro è come sentirlo parlare: garbatissimo, colto, arguto, affilato nei giudizi, argomentato, piacevole nell’eloquio; la pagina scorre sotto gli occhi senza inciampi e con eleganza. Il divagare dei suoi ricordi che ricostruiscono in modo pressoché cronologico la sua vi Leggi tutto
Il mussolinismo è un risultato più grave del fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l'abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex macchina, la propria salvezza. Corrado Augias è per me uno di quegli it
Avevamo bisogno di questo libro? Mah, secondo me anche no. Mi piace molto Corrado Augias ma queste trecento pagine di malinconia senile mi hanno terribilmente annoiata.
Un libro profondamente umano: "L'esistenza è per chiunque un apprendistato" Augias ci confida il suo, come farebbe un amico. Le esperienze, gli incontri e gli autori che più lo hanno influenzato sia come persona che come cittadino (sì, perchè il libro è anche politico). In parallelo il racconto di c Leggi tutto
una lettura tranquilla, serena, pacata, come l'autore e sembra quasi di chiacchierare con lui. La narrazione alterna considerazioni filosofiche, politiche, storiche e sociali - talvolta di difficile comprensione senza uno sfondo culturale adeguato - a nuclei di cronaca biografica spensierati e legge Leggi tutto
A lievi tratti biografia, ma perlopiù saggio erudito sulle questioni cardinali della vita. Le prosa è scorrevole, non rallentata dalle tante citazioni.
È un'autobiografia atipica, quella che Corrado Augias consegna, quasi novantenne, alla lettura dei suoi tanti ammiratori, cresciuti nel tempo per via della notorietà televisiva e dei diversi exploit letterari. Atipica rispetto a una certa idea di mémoire nella forma di un resoconto cronachistico, il Leggi tutto
"Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l'avventura di una vita, la sua". Potremmo dividere il giudizio, su questo che potremmo definire un "saggio autobiografico", esattamente a me Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!