![copertina La vita s'impara](https://img.illibraio.it/images/9788806259594_92_310_0_75.jpg)
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Sinossi
Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l'avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l'infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l'incubo dell'occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l'empatia della conversazione tra amici: la vita s'impara, ci dice Augias - soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant'anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L'Italia di oggi - esclusi gli eterni vizi nazionali - assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l'infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l'incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L'invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla più recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d'intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s'è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino.
- ISBN: 8806259598
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 296
- Data di uscita: 07-05-2024
Recensioni
“[…] su ogni biografia, anche la piú accurata, pesa come un’ombra di falsità perché la vita nel suo perenne divenire non è riproducibile. A corredo di queste fisime interviene però il possibile correttivo del titolo: La vita s’impara. L’esistenza è per chiunque un apprendistato, non parlo di sapere, Leggi tutto
È un'autobiografia atipica, quella che Corrado Augias consegna, quasi novantenne, alla lettura dei suoi tanti ammiratori, cresciuti nel tempo per via della notorietà televisiva e dei diversi exploit letterari. Atipica rispetto a una certa idea di mémoire nella forma di un resoconto cronachistico, il Leggi tutto
"Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l'avventura di una vita, la sua". Potremmo dividere il giudizio, su questo che potremmo definire un "saggio autobiografico", esattamente a me Leggi tutto
Un grande testimone delle virtù e dei vizi del Belpaese, ebreo per parte di madre, cattolico per educazione e laico per scelta. Grande personalità.
A lievi tratti biografia, ma perlopiù saggio erudito sulle questioni cardinali della vita. Le prosa è scorrevole, non rallentata dalle tante citazioni.
Corrado Augias: giornalista, scrittore e commediografo, uomo di sinistra, ateo, vecchio saggio, bella persona…
Citazioni
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