

Sinossi
L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.
- ISBN: 8806243691
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 192
- Data di uscita: 25-02-2020
Recensioni
Curon, Italia. La lettura di questo romanzo, le cui fasi di avvicinamento sono passate attraverso l'indifferenza, la curiosità, il moderato interesse, l'attrazione fatale nei confronti della copertina (un momento prima di scoprire che Curon esiste per davvero e che si trova in Val Venosta, Sud Tirolo Leggi tutto
رغم احتلال أحداث الحرب العالمية الثانية لمعظم زمن الرواية، إلا أنني أجد أنها ليست عن الحرب بقدر ما هى عن الإنتماء، وإلى أي مدى يتمسك البعض منا بجذوره رافضاً أن يُقتلع منها إلا بالموت. لماذا اختارت "ترينا" "إيريش" دوناً عن باقي الرجال؟ هل كان غرامها به وهى في السابعة عشر من عمرها مجرد افتتان طفولي بشا Leggi tutto
Se conoscete gli Altoatesini, questo libro non può piacervi: è semplicemente irrealistico. Come da postfazione autografa, l’autore è rimasto affascinato dal campanile che sbucava dal grande lago artificiale a Resia; si è documentato e poi ha deciso di scriverci sopra una storia – verosimile. Nulla p Leggi tutto
Racconta la violenza della Storia e di quella del novecento in particolare (totalitarismi, dittature, l’industrializzazione forzata e selvaggia) attraverso il racconto-lettera di una madre ad una figlia che ha scelto di non restare. Il simbolo di tutto questo è la foto di copertina: il campanile sem Leggi tutto
No-Diga Ci sono nato, all’imbocco di quella valle (Venosta) sebbene, come accadde anche al poeta “fu il fato che in tre mesi mi spinse via”. Sono comunque cresciuto in un contesto e in un periodo in cui gli altoatesini di lingua tedesca (cioè gli indigeni sudtirolesi, legittimi abitanti di quelle ter Leggi tutto
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