Besprizornye. Bambini randagi nella Russia sovietica (1917-1935)
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Sinossi
Tra gli orrori di cui la storia del Novecento è stata prodiga, pochi sono paragonabili alla condizione dei besprizornye, come venivano chiamati nella Russia postrivoluzionaria gli innumerevoli bambini e ragazzini rimasti orfani in seguito alla guerra, alla guerra civile o alla carestia. Stimati tra i sei e i sette milioni nel 1921, sporchi, vestiti di stracci, vagavano da soli o in gruppi per le città e le campagne in cerca di cibo, spostandosi nel paese aggrappati alle balestre sotto i vagoni dei treni, trovando riparo dal gelo negli scantinati delle stazioni o dentro i cassonetti, spinti dalla fame a un crescendo di aggressività e violenza che arrivava fino al cannibalismo. Né potevano offrire un'alternativa a quella vita gli orfanotrofi pubblici: strutture, in tutto simili ai lager che di lì a poco sarebbero sorti per altri scopi, dove bambini scheletrici giacevano ammassati in condizioni spaventose. E se negli anni Venti il problema viene studiato sul piano sociale, politico, giudiziario, psicologico ed educativo, in seguito saranno imposti il silenzio e la censura da parte di uno Stato che non può certo ammettere un simile sfacelo nel 'paradiso' della società sovietica. Negli ultimi trent'anni il fenomeno è tornato oggetto di analisi e rigorose ricerche storiche. Luciano Mecacci è riuscito, grazie a testimonianze dirette e documenti dell'epoca spesso trascurati, a offrirne una ricostruzione completa anche dall'interno, calandosi - e calandoci - nell'abisso psicologico e umano dei protagonisti di vicende che possono sembrare, oggi, semplicemente inverosimili.
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- Pagine: 274
- Data di uscita: 27-06-2019
Recensioni
Figli del cuculo Se dico “orfano” c’è un’alta probabilità che l’immagine più immediata sia quella di un bimbetto triste che ti guarda con occhioni imploranti. Gli orfani di cui ci parla Luciano Mecacci si riferiscono a bande di vagabondi che, soprattutto nel decennio tra il 1920 ed il 1930, impe Leggi tutto
Più che uno studio sui besprizornye è un’antologia di passi tratti da opere (molte delle quali romanzi) che hanno trattato il fenomeno, sopratutto negli anni 20/30.
Una ricerca bibliografica accurata per una storia che vorresti inverosimile e purtroppo non lo è affatto.
Una storia Che non deve essere dimenticata... intenso, forte, sconvolgente.
Ragazzi e bambini orfani o abbandonati o fuggiti da casa, costretti a rubare, a fare l'elemosina e persino a prostituirsi: questa è la storia documentata - da un punto di vista giornalistico, storico e letterario - del fenomeno sovietico dei besprizornye. Uno degli esempi più atroci dei massacri sta Leggi tutto
Una storia di una Russia che nessuno sa, molto crudo e triste perche storia vera. La disperazione di bambini abbandonati da uno stato inesistente e da persone disperate che come ultima speranza folle per sopravvivere usano il cannibalismo. Tante citazioni ad altri libri, film, etc. per approfondire
Nonostante tutto, il male, la giusta distanza.
Citazioni
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