

Gli inganni di Pandora. L'origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica
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Sinossi
Siamo abituati a pensare alla Grecia come alla culla della nostra civiltà: ai greci dobbiamo l'idea di democrazia, la storiografia, la filosofia, la scienza e il teatro. Eppure di questa eredità fa parte anche il modo in cui consideriamo il rapporto tra i generi: un lascito che ha superato i secoli e i millenni con tracce che continuano a pesare sulle nostre vite come macigni. Nella storia antica c'è stato un momento in cui la differenza tra il genere maschile e quello femminile si è trasformata nell'idea che le donne siano inferiori agli uomini e quindi in una serie di inevitabili, pesanti discriminazioni. Tutto comincia con un mito. Esiodo racconta la nascita della prima donna, mandata da Zeus sulla terra come punizione per la colpa commessa da Prometeo: rubare il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini, riducendo così la distanza che li separava dagli immortali. Pandora è "un male così bello" da essere un "inganno al quale non si sfugge". Rappresenta un'alterità incomprensibile agli uomini, tanto misteriosa da essere paragonabile solo alla morte. Da lei, dice Esiodo, discende "il genere maledetto, la tribù delle donne". Eva Cantarella illumina alcuni momenti di una vicenda lunghissima, che dal mito giunge ai medici e ai filosofi che hanno fondato il pensiero occidentale. Attraverso le voci di Parmenide, Ippocrate, Platone e Aristotele vediamo come la differenza di genere viene costruita e codificata, fino a diventare un pilastro dell'ordine sociale e della cultura giuridica greca. Scopriamo l'origine delle "convenzioni sociali, delle teorie filosofiche e delle pratiche giuridiche che ripropongono visioni 'essenzialiste' delle diverse identità personali". Conosciamo una parte molto antica di noi stessi e facciamo esperienza di un passato da cui finalmente possiamo prendere le distanze per realizzare il nostro futuro.
- ISBN: 8807896044
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 96
- Data di uscita: 20-01-2022
Recensioni
Questo saggio di per sé è molto interessante e spazia dall'ambito mitico a quello giuridico, passando per medicina e filosofia. Davvero un peccato che sia così breve, ci sono molto concetti che sarebbe stato molto interessante approfondire.
☆☆☆½ su 5
L’unica pecca di questo libro è la brevità, sebbene sia la stessa autrice a dire di voler dare solo un’infarinatura per permettere ai lettori di farsi un’idea, avrei comunque preferito un’opera più lunga, che magari confrontasse brevemente anche la situazione sociale delle donne in altre parti del m Leggi tutto
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com Tradizionalmente associato all’idea di “culla della civiltà”, il mondo greco classico ha lasciato impronte indelebili nella storia dell’umanità. Purtroppo, però, esso non è solo teatro, cultura, democrazia ma anche differenze di genere che Leggi tutto
Ho trovato questo saggio di Eva Cantarella meno illuminante degli altri. Forse perché molti concetti qui affrontati lo erano stati abbondantemente nel saggio “l’ambiguo malanno” e c’era poco di nuovo da aggiungere. Eva analizza ne “gli inganni di Pandora” l’origine della discriminazione di genere nel Leggi tutto
Ottimo libro per osservare la civiltà greca da un punto di vista molto diverso da quello al quale siamo abituati L'autrice fa un excursus molto approfondito sulla condizione femminile nella Grecia Antica, partendo dalla sua rappresentazione nella mitologia, nella filosofia e nella giurisprudenza, me Leggi tutto
Questo libricino ha una potenza fortissima. Su ogni capitolo si potrebbe discutere per ore perché essere donna è difficile. I greci ci hanno donato tanto: la storia, l'arte, il teatro ma le condizione in cui versava la donna erano tragiche e nel tempo si sono ripercosse nella distinzione naturale, ne Leggi tutto
Un interessante saggio sulle radici culturali della discriminazione di genere nell'antica Grecia, esplorate dal punto di vista filosofico, politico, sociale e mitologico. Fa riflettere molto il fatto che alcuni aspetti sono, purtroppo, ancora attuali. Per me è stata una lettura illuminante e attuale Leggi tutto
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