

Sinossi
Palermo è un'isterica, ama solo la sua sofferenza, e quando riesce a goderne trasforma il dolore in arte. Con questi pensieri Manfredi rivede dopo una lunga lontananza la sua Sicilia. Ha quarantatré anni ben portati, il gusto raffinato dell'antiquario, lo sguardo inafferrabile ed è tormentato e insieme nostalgico proprio come la sua città, dove rientra su richiesta dell'anziano e amato zio Rolando. Giorno dopo giorno, lo zio lo coinvolge nel racconto dei suoi ricordi, una vita appassionata che si intreccia alle ricerche della Natività di Caravaggio, rubata dall'oratorio di San Lorenzo nel 1969 e mai più rinvenuta. Tra un capitolo e l'altro del mistero che si dispiega attorno a uno dei furti più eclatanti della storia, Manfredi deve affrontare anche i propri personali fantasmi che ha lasciato accovacciati tra i vicoli della bellissima e spietata città. Primo fra tutti l'amata Flavia, che lo abbandonò all'improvviso, inducendolo a prendere la decisione di lasciare l'isola. Mentre la relazione con lo zio Rolando si fa via via più profonda e carica di presagi, gli incontri con una bambina di strada fanno deragliare Manfredi verso un'inesplorata immagine di sé. La voce di Ruggero Cappuccio si insinua tra le pagine a suggerire pause e cadenze di una sicilianità antica e preziosa, ci invita a passeggiare in una Palermo decadente che accoglie le insonnie notturne, il sapore degli amori finiti e canta la perdita umana, ma anche la vita che si rinnova e torna a chiamarci.
- ISBN: 8807034611
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 224
- Data di uscita: 16-09-2021
Recensioni
Questo libro sembra già una sceneggiatura per come è scritto. I luoghi vengono dettagliati con grande precisione visiva e geografica e i dialoghi contribuiscono a rendere la storia piena di dettagli. Dettagli che però si perdono un po' nei meandri della testa di chi legge ed è per questo che se trad Leggi tutto
Ho trovato questo libro noioso e pedante. Ho davvero fatto fatica a finirlo. A parte il personaggio di Rolando Levrone, gli altri personaggi sembrano delle vecchie fotografie in bianco e nero… immobili. Quando il protagonista parla, sembra aver ingoiato un vocabolario. Parla per metafore che al 90% d Leggi tutto
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