Sinossi
Stefano Benni sfida il racconto di genere e apre la porta dell'orrore. Lo fa con ironia, lo fa attingendo al grottesco, lo fa tuffandosi nel comico, lo fa tastando l'angoscia, lo fa, in omaggio ai suoi maestri, rammentandoci di cosa è fatta la paura. E finisce con il consegnarci una galleria di memorabili mostri. E allora ecco gli adolescenti senza prospettiva o speranza, ecco il Wenge, una creatura misteriosa che semina panico e morte, ecco il plutocrate russo che vuole sbarazzarsi di un albero secolare, ecco una Madonna che invece di piangere ride, dolcemente sfrontata, ecco il manager che vuole ridimensionare un museo egizio sfidando una mummia vendicativa. Stefano Benni scende negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria. E in entrambi i casi per accendere l'immaginazione intorno ai mostri che sono i nostri falsi amici, i nostri veleni, le nostre menzogne.
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- Pagine: 247
- Data di uscita: 15-09-2016
Recensioni
Quando Stefano decide di essere inquietante, io alzo le mani e mi inchino davanti alla sua immensa capacità di sorprendermi e lasciarmi a bocca aperta, con l'angoscia addosso e l'ansia di girare la pagina senza immaginare cosa possa succedere.
3.5 Raccolta di racconti che mostrano con chiarezza tutta la creativitá dell'autore. Sarebbe una lettura particolarmente indicata per challenge di Halloween o periodi dove qualche racconto cupo è proprio quello che si sta cercando. Come per i precedenti libri, ho la sensazione che per me Benni sará u Leggi tutto
Imbarazzante. Due stelle solo per rispetto a Benni. Racconti che forse vorrebbero far ridere, forse spaventare, forse far pensare ma che non riescono a fare nessuna delle tre cose.
Mi spiace, Benni mi ha di nuovo deluso dopo la carta velina di Pantera, storielle scontate (qualcuna forse è decente, ma pochine pochine, non so se ne salverei mezza dozzina) che non decidono bene se essere "serie" e horror ('nsomma) o rimanere un po' surreali e caciarone alla Benni d'antan. Alcune, Leggi tutto
Compagni di scuola, Polpa, Povero Nos e San Firmino sono dei capolavori assoluti anche se secondo me a Benni manca quella vena, che per esempio aveva Buzzati, di elevare la storia a un gradino superiore, qualcosa che la rendesse magica e memorabile e non solo straordinaria. Nonostante ciò sono apprez Leggi tutto
Stefano Benni si cimenta con il genere horror. Nei 25 racconti di "Cari mostri", Benni parla di orrore. L'orrore che si racconta non è sanguinolento o violento, ma è molto più terribile. Con la sua ironia, il suo modo surreale, ci trascina nel mondo della paura, mostrandoci cosa è e di cosa è fatta. Leggi tutto
Citazioni
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