

Sinossi
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna - scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta - con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità - l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.
- ISBN: 880473227X
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 288
- Data di uscita: 22-09-2020
Recensioni
Mi ha accompagnato durante la mia discesa all'Inferno e sebbene si legga tranquillamente da solo (Cazzullo è molto bravo a riprendere i vari canti e a spiegarli), sicuramente vale la pena affrontarlo con la consapevolezza piena data dalla lettura imprescindibile e meravigliosa di Dante stesso (e vis Leggi tutto
Dante e la Divina Commedia si studiano sin dai tempi scolastici e non sempre si riesce ad apprezzarlo come merita, riuscendo a capirne ogni particolare. Con questa opera, Cazzullo dà voce in modo appassionato e approfondito alla Divina Commedia e a Dante stesso. A 700 anni dalla sua morte, celebra i Leggi tutto
Eccellente. Nonostante la necessaria semplicità di un’opera divulgativa come questa, la ricostruzione dell’Inferno in prosa include molti commenti che vanno al di là della pura parafrasi, e riferimenti letterari che dimostrano l’amore dell’autore per la Divina Commedia. E come si fa a non amarla? Leggi tutto
Leggendo questo libro sono tornato agli ultimi tre anni di liceo quando abbiamo studiato la Divina Commedia. Già all'epoca mi era piaciuta molto e questo libro mi ha permesso di apprezzarla nuovamente e rinfrescare la memoria. In "A riveder le stelle" attraversiamo insieme a Dante e Virgilio l'Infern Leggi tutto
Interessante per contestualizzare l'Inferno, ma non mi sono piaciute le considerazioni esterne a Dante. Dalla finanza al progresso scientifico, sono tanti gli ambiti commentati in maniera fuori luogo e anche un po' da boomer.
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