

Sinossi
Nella lingua italiana c'è una parola che, da più di novant'anni, non è mai passata di moda: "fascismo". Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel '45, abbiamo preso espressamente le distanze. Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l'aggettivo "fascista" per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. In questo saggio, Tommaso Cerno parte da una semplice osservazione linguistica per riflettere sull'Italia di oggi. Perché continuiamo a usare un termine legato a un periodo storico ormai morto e sepolto? Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani? Unendo analisi storica e interpretazione dell'attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l'era del Duce. Ma l'analisi di Cerno non si ferma alle biografie: interpreta gli stili di comunicazione, sfata l'idea che certi comportamenti siano tipici del nostro tempo; individua pregiudizi e forme di discriminazione che portano dal Ventennio all'affare Boffo. Basato su un'accurata ricerca storica, ma raccontato con ritmo battente "A noi!" è un'acuta lettura della nostra Storia e del nostro presente. Che ci fa capire chi siamo stati, chi ci ha governato e ci governa. E soprattutto chi siamo, noi italiani.
- ISBN: 8817090999
- Casa Editrice: Rizzoli
- Pagine: 305
- Data di uscita: 17-11-2016
Recensioni
[Non temo il fascismo in sé, ma il fascismo in me] C'era una fantastica frase di Gaber - cito a memoria perché non ricordo in che occasione o in che pezzo l'abbia pronunciata - che diceva una cosa del genere: "Non ho paura tanto di Berlusconi in sé, quanto di Berlusconi in me". Con poche parole, il S Leggi tutto
Scritto male, parallelismi costruiti prendendo la realtà per i capelli, coerenza argomentativa inesistente, estremamente tedioso. Carta straccia.
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