Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma
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Sinossi
Dopo la ricognizione sull'eros greco, Eva Cantarella, parla dell'amore al tempo dei romani. Per un romano la virilità era la massima virtù; e i romani venivano educati ad assoggettare e a essere dominatori, nella politica come nell'amore e nel sesso. E infatti da una violenza, quella di Marte ai danni di Rea Silvia, nasce Romolo, il fondatore della città. L'altra faccia della sessualità romana è l'etica del vanto, il gloriarsi della propria virilità anche negli aspetti più concreti e materiali. Ecco allora i "Carmina Priapea", gioiosa celebrazione di Priapo.il dio del fallo, coi suoi spropositati attributi; ecco graffiti e iscrizioni di palestre, taverne, muri la cui gioiosa crudezza sconfina spesso nell'oscenità, ecco leggende popolate da membri maschili che spuntano dal focolare per fecondare innocenti fanciulle. Ed ecco dotti ma spassosi intermezzi, dove l'autrice guida il lettore attraverso le pratiche osculatorie (i tre modi di nominare il bacio, osculum, savium e basium), le tariffe, le specializzazioni e l'abbigliamento delle prostitute, i riti matrimoniali e di fecondità. E le donne? Ci sono quelle che si adeguano (Porzia, che si suicida inghiottendo carboni ardenti), le donne modello di virtù (Lucrezia) e le ribelli (Sulpicia), contro cui si accaniscono le leggi moralizzatrici. E poi i "veri" uomini, Augusto e Cesare, i poeti Orazio e Marziale, e ovviamente, Catullo, che chiede con pari trasporto i baci della bella Lesbia e del tenero Giuvenzio.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 188
- Data di uscita: 01-05-2009
Recensioni
Arrivo a questo libro seguendo un pensiero fatto durante la lettura di Quo Vadis . Lì il protagonista (Marco Vinicio) si dice innamorato della giovane Licia. In una delle prime scene, durante un banchetto di Nerone, lui si ubriaca e cerca di violentarla stupendosi poi della fuga. Insiste però chiamando Leggi tutto
Gustosissimo saggio breve sulla morale e sulle usanze sessual-sentimentali della Roma antica. Fa seguito al corrispettivo dedicato alla Grecia classica. Rispetto al primo e' piu' riuscito, ironico, sorprendente e probabilmente anche piu' sentito.
3.5 ⭐️
E' il primo saggio che leggo scritto dalla Cantarella e devo dire che mi è piaciuto. Scorre come l'acqua, l'autrice è ironica e spiega in modo perfetto gli usi e i costumi dei romani riguardo l'amore, in qualsiasi forma esso si presenti. Più volte mi ha fatta ridere e non ho avuto alcun problema ad ar Leggi tutto
Citazioni
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