

Sinossi
Il «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario. «Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell'indovino Tiresia: / mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale». Con una nota di Alessandro Fo e presentazione di Dacia Maraini.
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- Pagine: 139
- Data di uscita: 26-04-2018
Recensioni
Per quel che mi riguarda, il libro di poesie dell'anno. Dolore minimo non è solo una silloge poetica, ma un racconto in cui le composizioni si susseguono a formare un percorso temporale ed emozionale attraverso una metamorfosi, come nei migliori classici. Anche se il titolo lo definisce "minimo", il Leggi tutto
Es la poesía más emocionante que he leído en un tiempo largo. La experiencia de las personas trans es a menudo inalcanzable y aquí está mi frustración con conseguir la cercanía y el contacto que quiero. Aunque no pueda ver la huella del tránsito porque "el sendero es demasiado estrecho para habitarlo Leggi tutto
Sulle note di "Divenire" ho ingoiato quest'emozione forte. Grazie Giovanna.
Fatevi un regalo e leggete questo libro. Giovanna ci racconta la fatica di salvare il se stesso precedente dando spazio alla madre che la conteneva. Abbandonare Giovanni per salvarlo. Convergere in una identità che si fonde, cambiare nome per rinascere. Una volontà e una grande amore di sé, un grand Leggi tutto
Las metáforas son una joya, los lugares hostiles tan comunes para muches toman otra dimensión, se recolocan las responsabilidades en la mirada cis. Me encanta leer poesía que resalte lo bello y poderoso de decidir esculpirse y nombrarse.
Adoro las imágenes que plasma de nacerte de varias formas, desde las raíces de un bosque siendo tú tu propia madre y tu hija al mismo tiempo. Una feminidad envolvente que se nombra con todo lo que permiten las palabras. Qué evocador es todo y qué lindo define los dolores de una transición ❤️🩹 Leggi tutto
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