Sinossi
Se l'Italia è un paese di proprietari di case non è per benessere diffuso, ma per la debolezza di politiche pubbliche che, trascurando di pianificare un diverso accesso all'abitare, hanno spinto i cittadini a congelare i propri risparmi nel sistema bancario e hanno consentito che l'indebitamento diventasse uno strumento di ulteriore vantaggio per i più agiati. Alla proprietà è ancora oggi anacronisticamente collegata una serie di rappresentazioni sociali positive (reputazione, inclusione, radicamento) che la rendono non solo desiderabile - creando perciò una domanda costante di case che consuma il suolo e deteriora il paesaggio - ma anche strategica per garantire il passaggio di ricchezza tra le generazioni, in una società che così si fa sempre meno mobile.
- ISBN: 8815285849
- Casa Editrice: Il Mulino
- Pagine: 158
- Data di uscita: 20-02-2020
Recensioni
Ad opera di tre professori di Sociologia, questo libretto (139 pagine) esamina lo strumento "Casa" nell'Italia di oggi, 2020, e lo esamina sotto l'aspetto economico, sociologico, geografico, tributario, finanziario ed ambientale. Interessante, però, se posso fare un appunto, soprattutto nella prima p Leggi tutto
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