

Sinossi
Estate 1981. Franco, terminato da qualche ora l’orale di maturità,si mette in cammino con l’amico Andrea. Portano il minimo dell’attrezzatura necessaria per poter affrontare qualsiasi tipo di ambiente: zaino, picca,cartine, abbigliamento estivo e invernale, sacco a pelo e un sottile sacco da bivacco.Niente tenda, niente fornelletto.L’obiettivo? La traversata delle Alpi, dal Mar Ligure all’Adriatico. Ad accompagnarlo, dopo Andrea, si alterneranno altri sette amici, fondamentali perla riuscita dell’impresa. 81 giorni,circa 2.000 Km, 219.000 metri di dislivelli, 25 cime tra le più significative della catena delle Alpi; gran parte dei pernottamenti bivaccando all’aperto o sotto ripari di fortuna. Un viaggio alpinistico, un’avventura tra amici,tante domande, tante scoperte.Non per tagliare un traguardo, o per aggiungere una tacca all’elenco delle altre traversate,ma per immergersi nella natura completamente e «commisurare la propria dimensione con la reale grandezza della montagna,o di ciò che non è umano,e ci sovrasta». Dopo quasi quarant’anni, Franco Michieli racconta la sua esperienza riportandoci nelle Alpi di allora in un viaggio vagabondo, libero, tra vallate e ghiacciai, in uno spazio che rispetto alla piccolezza della persona vale l’infinito.
- ISBN: 8833314642
- Casa Editrice: Ponte alle Grazie
- Pagine: 320
- Data di uscita: 14-05-2020
Recensioni
Il libro è molto bello e scorrevole nella lettura. Essendo appassionato di montagna ho trovato molto spedito e leggero lo scorrere delle pagine, ma immagino lo sia anche per altri. Devo dire però di aver trovato abbastanza antipatico il narratore, che pur essendo un adolescente si reputi il gran sagg Leggi tutto
storia affascinante quella di attraversare tutto l'arco alpino italiano dal mar ligure all'adriatico, e nelle prime 50 pagine l'autore ti tiene incollato alla storia. Purtroppo dopo diventa un susseguirsi di tappe la cui descrizione è spesso simile, il che fa diventare il romanzo una sequenza di des Leggi tutto
Molto avvincente per chi ama la montagna e magari ha vissuto in gioventù la stessa esperienza. Potrebbe risultare pesante a chi non riesce a farsi coinvolgere. Chiunque abbia vissuto, o viva, le stesse esperienze probabilmente si ritroverà.
Stare dentro al tempo ciclico della natura, giorno e notte, seguendo il perenne susseguirsi di luce e ombra, di salita e discesa, dimenticandomi che ci fosse un inizio e una fine. Vivere non l'istante, ma la permanenza, come vero traguardo e vetta del viaggio. Raggiungere la contentezza di essere su Leggi tutto
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