

Sinossi
"Ruach" in ebraico significa vento, ma anche spirito, e "ruach refaim" è lo spirito dei morti, il fantasma. Il vento, in questo romanzo di Abraham B. Yehoshua, è quello che si insinua nelle fessure di un grattacielo di recente costruzione a Tel Aviv e provoca sibili e ululati che turbano gli inquilini. Amotz Yaari, il progettista degli ascensori, viene chiamato a indagare e a difendere il buon nome del suo studio dalle accuse che gli vengono rivolte. È la settimana di Hanukkah, una delle feste più amate in Israele, ma non è una settimana facile per Amotz. Sua moglie Daniela, che ama moltissimo è partita per la Tanzania, dove in una specie di esilio volontario vive Yirmiyahu, vedovo della sorella di Daniela. Da quando suo figlio è stato ucciso per sbaglio da un commilitone durante un'azione nei territori occupati, Yirmiyahu non sopporta più di vivere in Israele. Non solo: non vuole più vedere un israeliano o leggere un giornale o un libro scritto in ebraico. Vuole liberarsi dalla storia del suo paese, e per farlo ha accettato un lavoro di contabile al seguito di una spedizione paleoantropologica in Africa. Alla ricerca degli ominidi preistorici, per non rischiare dolorosi incontri con la storia. Al centro del racconto, il ricordo di un giovane ucciso, la rabbia per quelle due parole - "fuoco amico" -, il rifiuto di vivere in un paese continuamente in guerra, ma anche la sete di normalità, l'amore e la testarda volontà di tenere unita la famiglia.
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- Pagine: 399
- Data di uscita: 19-05-2009
Recensioni
The book jacket gives a good summary, so I will start with that: “A couple, long married, are spending an unaccustomed week apart. Ya’ari, an engineer, is busy juggling the day-to-day need of his elderly father, his children, and his grandchildren. His wife, Daniela, files from Tel Aviv to East Afric Leggi tutto
Avevo già notato in altre opere di Yehoshua come il perenne conflitto che come una maledizione insanguina la storia di Israele sia penetrato in profondità nel pensiero comune e nella vita di tutti i giorni del popolo ebraico. Anche nei momenti di gioia familiare di una madre col suo figlio essa rima Leggi tutto
Early modern Hebrew writers like Bialik, Agnon and Amichai, tended to focus on the collective experience. The emergence of writers like A.B. Yehoshua changed this emphasis to the individual – an individual at odds with society and with themself. Friendly Fire is ostensibly about people. It uses an al Leggi tutto
Me lo aspettavo più denso, ma forse la nostra storia (noi non siamo coinvolti in una guerra che dura da 40 anni) non ci consente di percepirne fino in fondo la drammaticità e la complessità. E' interessante e coinvolgente il ritmo alternato che da un lato osserva Yaari rimasto in patria a districar Leggi tutto
I went looking for a different Yehoshua book in the library, which they don't own, and checked out this title instead. I claim that it's my healthy alternative to impulse buying in a shopping mall. Even though I have twenty-some titles on my To Read list, all thoroughly vetted by Friends' recommenda Leggi tutto
Un Yehoshua in evidente calo di ispirazione! Non basta la sua grande capacità narrativa, l'umanità di cui sa rivestire i personaggi, la capacità introspettiva, bisogna (Santiddio!) costruirci intorno un narrazione che abbia un minimo di evoluzione e significato che dia spessore alla vicenda (L'amant Leggi tutto
Citazioni
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