

Giornalisti di regime. La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948)
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Sinossi
Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli "educatori della nazione". Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell'avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti.
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- Pagine: 278
- Data di uscita: 09-02-2012
Recensioni
togliatti, definito da mio padre uomo pragmatico, aveva capito che avrebbe perso troppi voti appoggiando l'epurazione dei giornalisti apologeti del fascismo. però la dc vinse lo stesso, e le redazioni del dopoguerra si riempirono di voltagabbana che cercavano di minimizzare la loro fascistità. monta Leggi tutto
Citazioni
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