

Sinossi
"Alla Ginzburg sono sempre stata, lo sono e continuerò ad esserlo, gratissima. [...] Lei ha sempre amato questo libro, con quelle manomissioni voleva renderlo più accessibile. Io salto i verbi come se qualcuno mi corresse dietro; i miei passaggi sono ponti levatoi mai abbassati; lei riduceva più intellegibile il mio modo di scrivere; ma io preferivo tenermi i miei difetti. Avevamo ragione tutte e due". Sono alcune righe scritte da Dolores Prato nel 1980 al direttore dell'"Espresso", in risposta a un articolo in cui veniva definita "rabbiosa" nei confronti di Natalia Ginzburg. Alle spalle di questa precisazione c'è una vicenda editoriale divenuta pubblica: le oltre millecinquecento cartelle di "Giù la piazza non c'è nessuno" consegnate nel 1979, di fretta, dall'ottantenne Dolores Prato a Natalia Ginzburg, vennero ridotte, per esigenze editoriali, a sole trecento pagine, pubblicate da Einaudi nel giugno 1980. L'autrice, scontenta dell'edizione parziale, continuò a rivedere il testo e preparò un nuovo dattiloscritto, il quale venne pubblicato nel 1997 da Giorgio Zampa, nella versione integrale che qui riproduciamo. "Giù la piazza non c'è nessuno" racconta di un'infanzia primonovecentesca trascorsa ai bordi d'Italia (tra case e volti di Treia, un borgo dell'entroterra marchigiano), insieme a una miriade di oggetti e parole disperse, a uno zio mezzo prete, mezzo pittore, mezzo alchimista e a una zia nubile dalle strane acconciature...
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 634
- Data di uscita: 30-06-2016
Recensioni
Dolores Prato (1892-1983) scrive le sue memorie d'infanzia, infanzia vissuta a Treia, un paesino della marche in compagnia di due suoi zii. Le scrive quando ha già 81 anni e le pubblica ad 88 anni con Einaudi, oggi il libro viene pubblicato dalla Quodlibet. Il titolo è "Giù la piazza non c'è nessuno Leggi tutto
Exakt hundert Jahre vor mir, 1892, wurde die Autorin geboren und von der Mutter fortgegeben. So wuchs sie bei älteren Verwandten in den italienischen Marken auf, als Außenseiterin, nirgendwohin Zugehörige. Von diesem Aufwachsen berichtet Prato als bereits über Achtzigjährige mit einem Werk, das im N Leggi tutto
Un tomo di 680 pagine, senza trama, fatto di ricordi, di memorie e di sentimenti. Non mi spiego come un'autrice simile sia sconosciuta ai più e il motivo per cui questo libro, intensissimo e unico, non sia considerato come una delle principali opere del Novecento. Non è facile recensire questo libro Leggi tutto
Giù la piazza non c'è nessuno è il canto splendido dell'infanzia di Dolores Prato, nata a Roma nel 1892 da una relazione illegittima, presto abbandonata dalla madre e affidata alle cure di uno zio prete e di una sorella di lui, a Treia, piccolo centro marchigiano. È un poema del ricordo, delle memor Leggi tutto
Mag ik dit tot de 'gelezen' boeken rekenen? Ik kwam tot pagina 402 en heb het op advies van mijn vrouw opgegeven omdat ik te veel zuchtte tijdens het lezen. Ik had toen nog 427 pagina' te gaan. Ik had het kunnen weten, want een boek met één voorwoord en twee nawoorden behoor je te wantrouwen. Dan st Leggi tutto
dopo l'edizione qui in copertina a dicembre 2024 ho preso l'ultima, sempre per Quodlibet. Un libro unico. Che resta. che puoi riaprire e riaprire. Lingua magnifica protagonista.
Si sente dire che i genitori���ci hanno fatto il dono della vita���no! Ce l���hanno imposto pensando a loro, non a noi, pi�� spesso ci hanno accettati. Se ci volevano il dono se lo sono fatto per loro, se non ci volevano, rassegnata accettazione, non donazione, la loro Questa �� Dolores Prato, che co Leggi tutto
Citazioni
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