

Sinossi
Da dove nascono la guerra, l'avidità, lo sfruttamento, l'insensibilità alle sofferenze altrui? E qual è l'origine della disuguaglianza, ormai riconosciuta come uno dei problemi più drammatici e radicati del nostro tempo? Da secoli, le risposte a queste domande si limitano a rielaborare le visioni contrapposte dei due padri della filosofia politica: Jean-Jacques Rousseau e Thomas Hobbes. Stando al primo, per la maggior parte della loro esistenza gli esseri umani hanno vissuto in minuscoli gruppi ugualitari di cacciatori-raccoglitori. A un certo punto, però, a incrinare quel quadro idilliaco è arrivata l'agricoltura, che ha portato alla nascita della proprietà privata. Poi sono apparse le città, e con esse si è affermata l'organizzazione fortemente gerarchica di quella che chiamiamo «civiltà». Per Hobbes, al contrario, la necessità di imporre un rigido ordine sociale si è imposta per contenere la natura individualista e violenta dell'essere umano, altrimenti sarebbe stato impossibile progredire organizzandosi in grandi gruppi. Quasi tutti conoscono queste due storie alternative, almeno nelle loro linee generali: riassumono le idee più diffuse sulla storia dell'umanità e la sua evoluzione, e hanno contribuito a definire la nostra visione del mondo. Ma pongono anche un problema: entrambe dipingono la disuguaglianza come una tragica necessità; un elemento che non potremo mai cancellare del tutto, in quanto intrinsecamente legato al vivere comune. Una visione che non convince affatto gli autori di questo libro, decisi a gettare nuova luce sul passato della nostra specie. In una sintesi tanto meticolosa quanto di largo respiro, che coniuga i risultati delle ricerche storiche e archeologiche più recenti al contributo di pensatori provenienti da culture diverse da quella occidentale, il sociologo David Graeber e l'archeologo David Wengrow ci raccontano una storia diversa - più articolata e ricca di chiaroscuri - dell'evoluzione sociale dell'Homo sapiens. Una storia illuminante e attendibile, dalla quale ripartire per provare a immaginare un futuro diverso.
- ISBN: 8817158828
- Casa Editrice: Rizzoli
- Pagine: 752
- Data di uscita: 01-02-2022
Recensioni
Graeber’s final and most ambitious (collaborative) gift to us is only the beginning… Preamble : ...The beginning of a storm of debates. Indeed, this is the 3rd time I've had to update this review due to comradely feedback as I shift my reading context: 1) A momentary rupture of the Status quo : --I star Leggi tutto
David Wengrow and the late David Graeber have chosen to venture into the pitched battlefield that is the telling and retelling of the origins of human civilization. Their tome (700+ pages or 24+ hours of audio) is ostensibly provocative though discursive and predicated on a questionable methodology
If you plan on reading this book, buckle up kids. Because the authors here are going to completely overturn the very premise of all your history lessons. It was quite a blow to me frankly, given that most feminist studies begin with associations between the origins of private property, patriarchy an Leggi tutto
Social theory is largely a game of make-believe in which we pretend, just for the sake of argument, that there’s just one thing going on… This is a difficult book to review. Not only is it long and extremely ambitious, it is also a beguiling mixture of strengths and weaknesses that are difficult Leggi tutto
Origin myths the world over have a basic psychological effect: regardless of their scientific validity, they have the sly power of justifying existing states of affairs, while simultaneously contouring a perception of what the world might look like in the future. Modern capitalist society has built
The thematic through line is how did agriculture lead homo sapiens away from egalitarian social arrangements to inequitable kingdoms or empires and then to nation states — or did it? The authors cite the rich complexity of recent research which the archaeological community as a whole has — paradoxic Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!