Sinossi
Solo pochi anni fa, nessuno avrebbe potuto immaginare che ci saremmo ritrovati all\'improvviso in un clima di guerra. Politici, intellettuali e giornalisti fanno a gara per trovare argomenti a favore del riarmo e per convincerci che dobbiamo riscoprire il nostro \'spirito bellico\'. In un mondo in cui il motto più ripetuto è «si vis pacem, para bellum» è diventato allora particolarmente urgente domandarsi se si possa pensare la pace a partire dalla pace e non dalla guerra. È possibile solo se mettiamo la pace al principio e non alla fine, così da impedire di giustificare in suo nome atti e comportamenti che la rendono sempre più precaria, se non addirittura irraggiungibile. Occorre ragionare sui mali del mondo, e sulla guerra in particolare, cambiando il nostro punto di vista e muovendo da un presupposto diverso rispetto a quello che ci vuole nemici gli uni degli altri. Perché è la guerra a essere l\'interruzione della pace, e non viceversa. E perché non è affatto vero che la guerra appartenga alla \'natura\' degli esseri umani. Occorre quindi contrastare la \'narrazione\' che relega la pace nell\'\'utopia\' o nell\'\'ideale\'. Non c\'è nulla di naturale nella guerra, e nemmeno nella pace. Ci sono solo le scelte che vengono compiute dai governanti e da chi li sostiene.
- ISBN: 8858158733
- Casa Editrice: Laterza
- Pagine: 160
- Data di uscita: 05-09-2025
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