Quasi niente sbagliato
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Sinossi
Brianza, terra dai confini incerti, paesaggio di asfalto e capannoni, provincia ricchissima, dove la religiosa devozione al lavoro sembra essere l’unico parametro riconosciuto per la definizione di rapporti e identità. Ma per Margherita, nata nel 1990 in una delle tante famiglie venete emigrate in Lombardia nel dopoguerra, il benessere è una chimera da contemplare da lontano. Sfiancata dal susseguirsi di lavori senza prospettiva e a cui sembra destinata solo in quanto donna, svuotata dalla minaccia costante della precarietà e svilita da un’umanità ambigua, fatta di personaggi in cui albergano a un tempo colpa e innocenza, per Margherita rimane solo il sogno della fuga. Coltiva l’ossessione di Milano, attraente come una terra promessa, e di un lavoro come giornalista, forse unica possibilità rimasta per provare a fare sentire la propria voce. E sola alternativa a quella violenza che, goccia dopo goccia, quasi niente, rischia di trasformarla in tutto ciò che ha sempre rifiutato.
Con Quasi niente sbagliato Greta Pavan, giovane autrice di sicuro talento, ha scritto un romanzo di formazione, un autentico spaccato generazionale, una storia sull’appartenenza e sull’affermazione di sé che prova a rispondere a una domanda esistenziale: se il male sia ciò che riceviamo o quello che ci portiamo dentro.
- ISBN: 8833942120
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 192
- Data di uscita: 18-04-2023
Recensioni
Greta io lo so che ogni tanto, forse una volta a settimana forse più spesso, controlli Goodreads, soprattutto ora che stanno uscendo i primi pareri. Perchè la critica ne ha parlato bene e sei contenta però vuoi vedere i pareri piccoli di persone normali, perchè ti sembrano più veri e ci tieni di più Leggi tutto
È presente il tema del lavoro ma secondo me ancora più centrale è la chimera del binomio lavoro-dignità. Mi è arrivata forte una retorica del sacrificio come passaggio necessario per fare carriera, come se fosse imprescindibile accettare tutto perché è sempre stato così, come se, per esempio, la gav Leggi tutto
Scrittura molto scorrevole e descrizioni davvero belle. Darei 3 stelle perché si poteva sviluppare decisamente meglio in alcuni punti ma un capitolo in particolare "ho otto anni nel 1998" mi ha lasciata senza parole e l'ho riletto più volte e questo solo merita molto più che tre stelle. Interessante Leggi tutto
Un romanzo particolare soprattutto per lo stile di scrittura: spesso le frasi sono lunghe ma soprattutto sono un flusso di pensieri a volte molto distanti tra di loro. É uno spaccato di vita, con l’ambiente che non solo fa da sfondo ma dà struttura al romanzo. Una storia sull’affermazione di sé e mo Leggi tutto
Finalmente si racconta anche la provincia del nord Italia.
Barbestèl de l’ostia!
È bello questo sguardo che osserva e sa raccontare. Ogni capitolo quasi un racconto a sé.
Citazioni
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