

Sinossi
I Romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «L'impero romano, - scrisse Seneca, - ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana... Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto è il risultato di commistioni e di innesti». I Greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli Ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, Cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «Noi siamo stati sempre qui, - dicevano, - la nostra gente è nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi è la nostra legge a imporlo, ma i veri Ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente». I Romani non pensavano cosí. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.
- ISBN: 8806235613
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 180
- Data di uscita: 25-08-2020
Recensioni
2 ☆☆½ Pensavo che fosse un saggio sulla figura mitica di Enea, ma mi sbagliavo... Invece è un racconto in prosa dell'Eneide dove si alternano diverse voci: quella di un narratore onnisciente che si avvicenda alle voci e ai pensieri di vari personaggi come Didone, Anna, Enea, Amata... fino ad alcuni co Leggi tutto
e sono gentile (solo x didone ed eurialo e niso) non è che non mi è piaciuto leggerlo o ho fatto fatica che proprio il vomito mi sgorgava dalle orecchie, ma proprio ci sono sbagli strutturali che se ti consideri scrittore non puoi fare, tipo la narrazione esterna all'inizio che poi diventa un saggio Leggi tutto
è okay
bello ma nel senso ne avrei fatto a meno
molto carino a parte alcune imprecisoni ed errori riguardo al mito trattato
Riscrittura magistrale del poema epico e nazionale romano di Virgilio da parte del grecista G. Guidorizzi. Come nel caso di “Ulisse”, l’opera è coinvolgente e interessante dal punto di vista contenutistico e strutturale, presentandosi con una forma ibrida tra il saggio e il romanzo. Ho apprezzato la Leggi tutto
Citazioni
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