

Sinossi
Antine è un ragazzo come tanti, ha ventotto anni e vive a Milano, dove ha studiato architettura. Quando finalmente si laurea, dopo una notte di festeggiamenti sfrenati, rientra a casa all'alba. Ad accoglierlo ci sono i suoi genitori, che gli comunicano la morte della nonna mai conosciuta. Il padre, infatti, negli ultimi trent'anni non è mai tornato nella sua terra, la Sardegna. Così Antine e la sua famiglia partono in nave verso l'isola per assistere al funerale. Il ragazzo, però, incuriosito da quel luogo sconosciuto ma in qualche modo familiare, decide di fermarsi lì, da solo, nella casa del nonno. Riavvia il suo vecchio 126, trova un lavoretto estivo e si stabilisce nel paesino di Locòe, dove gli abitanti mormorano e si chiedono perché il figlio di Salvatore sia ancora lì, visto che suo padre, assente per anni, è subito ripartito. Ben presto Antine capisce che c'è un segreto intorno alla sua famiglia. Per scoprirlo dovrà restare e mettersi alla ricerca della verità e di se stesso. Il romanzo d'esordio di Giovanni Gusai getta un ponte sull'incomunicabilità tra generazioni, tra chi è partito e chi è rimasto. Un silenzio che può essere interrotto solo da una nuova umanità che riscopra quei valori atavici che sono ancora dentro di noi, anche quando non ce ne accorgiamo. Una storia che parla di appartenenza, distanze e coraggio a dei giovani sempre in viaggio, lontani da un'isola che muore spopolandosi.
- ISBN: 8893903539
- Casa Editrice: SEM
- Pagine: 240
- Data di uscita: 17-06-2021
Recensioni
È da tanto che non rimango così colpito da un romanzo di esordio. Il controllo della parola è mirabile. Ma soprattutto quello che emerge è una Sardegna descritta attraverso tutti i sensi. La trama sembra quasi passare in secondo piano rispetto a uno stile che riesce a toccare l’anima dei luoghi, il Leggi tutto
Sono tante le emozioni che ho provato, leggendo questo libro. La Sardegna qui descritta non è quella dei turisti, ma quella dei sardi che emigrano e di quelli che restano. In parte, essendo di origine sarda mi ci sono ritrovata, una terra in cui non sei nata, ma che in qualche modo fa parte di te, le Leggi tutto
Ho come avuto l’impressione che questa storia sarebbe potuta finire in una trentina di pagine senza perdere molto. Un racconto. Invece è un romanzo, andiamo oltre le duecento pagine e, per quanto mi riguarda, non ne ho sentito davvero il bisogno. Non è una brutta storia, non è brutta la scrittura. T Leggi tutto
Questo era scritto bene. Puoi sprofondare dentro una storia commovente. Le descrizioni di Sardegna era bellissima.
Una scrittura limpida, chirurgica, e Gusai uno scrittore che non ha paura di confrontarsi con la letteratura sarda proponendo una nuova via, che mostra la Sardegna di oggi, e non come luogo mitico che sempre ci immaginiamo leggendo, ad esempio, Grazia Deledda. Il tema è quello del ritorno a un luogo Leggi tutto
Parto dai pochi punti positivi: si vede che l'autore è un esordiente ed è innamorato della propria terra e delle proprie origini. Il problema è tutto il resto: il libro vuole proporre una sorta di confronto romantico tra la vita di città e quella di campagna, però favorendo la seconda, in maniera fin Leggi tutto
Nonostante mi sia stato super consigliato il libro ha deluso le mie aspettative. Troppi stereotipi e una Sardegna a tratti idealizzata in maniera esagerata. Per me troppe cose sono impossibili è assolutamente fuori contesto. Peccato
Questo libro è stato capace a farmi riflettere sulla complessità e la stupidità delle relazioni umane. La storia è triste ma questo sentimento non traspare dalle pagine che invece raccontano delle storie di vita.
Questo libro, oltre ad essere ben scritto e valido nella trama/viaggio che offre al lettore, suscita sentimenti che speravo da tanto di trovare su carta, finalmente narrati a cuore aperto. Il protagonista, un ragazzo del nord, ripercorre le sue radici per riscoprire se stesso e, di conseguenza, anche Leggi tutto
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