

Sinossi
Una Cadillac gialla si accosta al marciapiede di Labyrinth Drive. È una mattina di gennaio: c'è neve sulla strada e sull'erba. L'aria è fragrante, crepita come una lastra di ghiaccio sotto la pressione di un tacco a spillo. Dalla Cadillac scende una donna: ha una sciarpa di visone intorno al collo e occhiali da sole che scintillano nella luce invernale; il suo incarnato è quello di una bambola di porcellana: pallido, puro, perfetto. La donna si chiama Natashya Romanov Everett, Tashya per tutti, Nada per suo figlio Richard. Il povero Richard, il grasso Richard, l'ombroso, schivo Richard che non si sente una persona ma uno dei comprimari nei romanzi della madre: i romanzi che hanno reso lei immensamente popolare e ricca, e lui sempre più schivo, sempre più ombroso. Qualcosa di oscuro si agita dietro gli abbaini della villa di Labyrinth Drive, e nessuno steccato bianco, nessun filo di perle, nessun cocktail party può nasconderlo: è il cuore nero e pulsante dell'America più irreprensibilmente wasp, l'America democratica e progressista, l'America di Kennedy e di Carter, l'America delle magnifiche sorti e progressive, l'America che cela, dietro le sue medaglie al valore, un volto sinistro. L'America che Joyce Carol Oates conosce in modo così intimo, l'America che ha già raccontato in "Una famiglia americana" e che qui viene deformata in una maschera carnascialesca, tanto più inquietante quanto più grottesca. Nel secondo capitolo dell'epopea americana, Joyce Carol Oates si allontana dai toni drammatici del "Giardino delle delizie" per inscenare una commedia nera degna di Vladimir Nabokov e Edward Albee; una pantomima in cui il riso non è mai sciolto dall'amarezza del pianto, una satira acida e corrosiva che dissolve impietosa, davanti agli occhi del lettore, i colori pastello del sogno americano.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 329
- Data di uscita: 18-05-2017
Recensioni
Le persone responsabili dei disastri sono sempre quelle che desiderano, ma non sanno cosa e men che mai come ottenerlo Credo di sapere che cosa farò con gli ultimi due capitoli dell'epopea americana, ne leggerò solo le postfazioni. Sono state scritte dall'autrice in occasione delle ristampe, e sono p Leggi tutto
Secondo volume della tetralogia “Epopea americana” ( https://www.goodreads.com/series/2587... ) dove si ironizza sulla narrazione mitizzata del sogno americano. Quattro volumi - pubblicati tra il 1967 ed il 1971- che possono essere letti indipendentemente l’uno dall’altro. Contesti totalmente diversi m Leggi tutto
Read. Finally. I have saved many places in the book that interest me, so let me try to explain my thoughts. Firstly, that it feels pretentious, but that's okay, because it's supposed to. Secondly, what is this book about, other than the very intriguing first line? ("I was a child murderer.") It's easi Leggi tutto
https://kansasbooks.blogspot.com/2025... “My memoir is not a confessión and it is not fiction to make money; it is simply...I am not sure what it is. Until I write it all out I wont even know what I think about it.” Tercera novela de JCO publicada originalmente en 1968, y segunda de la serie de su Cua Leggi tutto
Hmph. This was a disappointment. The opening line — “I was a child murderer” — effectively hooks the reader and the first few chapters are well written, but the story quickly spirals out of control. This is a “memoir”, as told by a mentally ill eighteen-year-old, which is a concept I love . . . unfo Leggi tutto
Su Oates mano santykis toks sudėtingas: viena vertus, po jos knygų jautiesi kaip po emocinės treniruotės - net jei ji ir pasijuokia, ir patraukia per dantį, ir pasišaipo, vis tiek išsunkia iki paskutinio lašo. Kita vertus, jos kalba tokia gyva, tokia ypatinga, tokia intelektuali, kad jautiesi laimin Leggi tutto
"Expensive People" (the second book in the "Wonderland Quartet") is a dark social comedy with well-off suburbia as a stage and a cast of unlikeable, larger than life characters who make an appearance of being regular folks, but they are monsters of their making. When the story ends, I found myself w Leggi tutto
„Minden, amit legépelek, hazugsággá változik, egyszerűen azért, mert nem az igazság.” Diszfunkcionális kapcsolat két szeretettelen szülővel, akik úgy néznek rá nap mint nap egy szem gyermekükre, mintha csodálkoznának, mit keres még itt egyáltalán. Aztán persze időnként robbanásszerűen kompenzálják ez Leggi tutto
Citazioni
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