Sinossi
Immaginiamo un luogo pronto ad accogliere la totalità delle opere d'arte disperse. Sarebbe di gran lunga il più immenso fra i musei esistenti e vi convivrebbero capolavori di ogni epoca, più di quanti ne sono conservati in tutte le collezioni del mondo messe insieme. Statue greco-romane accanto a icone bizantine, dipinti inceneriti nei falò di Savonarola di fianco a migliaia di opere sequestrate e distrutte dai nazisti e a monumenti ridotti in polvere dai miliziani dell'Isis. Ma raccoglierebbe, in primo luogo, un catalogo completo delle ragioni per cui l'arte scompare dalla circolazione: per furto o a causa di un bombardamento, per effetto di catastrofe naturale o di naufragio, per atto vandalico quando non addirittura per mano dello stesso artista che ripudia i frutti del proprio lavoro o ne programma il disfacimento, come per certe opere di Land Art destinate a essere divorate dal tempo e dalle intemperie. Un simile museo sarebbe un monito, un'immagine tangibile della caducità di ogni creazione umana. Emblemi di questa singolare storia dell'arte sono la triste vicenda di tele come Gli spaccapietre di Courbet, messa in salvo insieme ad altri tesori in una torre del castello di Dresda poco prima che questo fosse raso al suolo dalle bombe degli Alleati, o la misteriosa sorte delle opere sottratte alla collezione Stuart Gardner e mai più ricomparse. Destino, quest'ultimo, opposto a quello riservato a un de Kooning rubato da una sala di museo e ritrovato trent'anni dopo appeso in una camera da letto di periferia o a quello degli strabilianti mosaici d'oro che oggi tappezzano Santa Sofia a Istanbul, rimasti nascosti per quattrocento anni sotto l'intonaco imbiancato. Infine, laddove non ha potuto la fortuna o l'indagine investigativa, oggi può la scienza. E così, capolavori smarriti di Goya, Picasso e Malevic sono stati individuati, grazie ai raggi X e ad altre sofisticate tecnologie, dietro successivi strati di pittura. Tali episodi, lascia intendere Noah Charney, dischiudono uno spiraglio e ci ricordano che non tutto è perso, non per sempre. Il vasto repertorio di ritrovamenti tardivi, salvataggi miracolosi o eccezionali agnizioni di opere la cui identità è rimasta a lungo offuscata sta ad attestare che dire perduto è come dire in attesa di essere riportato alla luce.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 296
- Data di uscita: 19-09-2019
Recensioni
This is a wonderful, thoughtful, well-written, and researched book that chronicles some of the lost art of the world. Included is the Colossus of Rhodes, the zodiac water clock at the Old Summer Palace in Beijing, China, the work of art by Alexander Calder titled Bent Propeller, previously destroyed Leggi tutto
The book is a disappointment. I'm a huge Noah Charney fan; I adored "Stealing the Mystic Lamb: The True Story of the World's Most Coveted Masterpiece." That book was thoughtful, complete, detailed. "The Museum of Lost Art" (Phaidon Press Ltd, 2018) is sloppy. Clearly no one looked at the galley becau Leggi tutto
There are many ways that a work of art can desapear from the face of the Earth, forever on temporary, and Noah Charney knows them all. He talks about many examples, from the ancient times to the twenty first century, all catalogued depending on the type of the occurrence, like a theft or natural dis Leggi tutto
Another oft overlooked part of art history put into story form by a writer (this time Charney) that could have done better in the hands of another. Still fascinating and a recommended read
Noah Charney states that all of the art that has been lost is more than is curreNeely in the world's museums. He looks at art that we know of that has been lost to fire or flood. Some art we know of was destroyed by the buyer or subject. Other art we know of by hearsay, especially renaissance art. S Leggi tutto
This is the third of Charney’s ‘pop art history’ books that I’ve read and while it’s a good and interesting topic and has lots of intriguing stories within it, it suffers from the same issue as his previous The Art of Forgery. Namely, never diving that deep into most of the stories he tells here. So Leggi tutto
Un bel saggio alla portata di tutti i culturi dell'arte. Ho apprezzato lo stile scorrevole i capitoli brevi, le pagine sono intramezzate da illustrazioni inerenti a ciò di cui parla; ma soprattutto è pieno di spunti, con argomenti non banali, appassiona chi ama e per me avvicina chi è curioso. L'unica Leggi tutto
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