Sinossi
"L'adolescente Giurlà è un mandriano di capre. Proviene dalla costa. È un ottimo nuotatore, e ha rischiato di diventare un altro Cola Pesce. Ha sfiorato pure il pericolo della deportazione nelle terre calve: poteva diventare un caruso, un nuovo (pirandelliano) Ciàula negli antri infernali e nelle tenebre di una zolfara. Come guardiano di armenti, sugli altopiani, poteva toccargli in sorte il destino di solitudine di Jeli il pastore. Giurlà approda invece in una prateria. Si immerge e galleggia nell'erba, o nelle acque sciapide di un lago, ora. Sente l'allarme dei sensi. E cerca calore nel pelliccione di una capra, tra una musata e una sgroppata. La capra, Beba, è solitaria: ostinata e fedele; oltre che di permalosa gelosia. Sa battere gli zoccoli, al momento opportuno, e imporsi, dopo i lagni di un belare querulo e dolente. Beba è ferina e misteriosamente umana. Sa amare e farsi amare. Giurlà è un amante che non sopporta la distanza; e neppure l'attesa. La favola della capra-donna è di nuda tenerezza; assai diversa dalla cronaca della continuata violenza, che "armàli" più grossi dei becchi consumano intanto su una innocente "pupa" fatta di carne. Beba è diversamente innocente, pur nella sua selvaggia rustichezza". (Salvatore Silvano Nigro)
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- Pagine: 195
- Data di uscita: 12-03-2009
Recensioni
Con Il sonaglio, terzo della trilogia, finisco di leggere La Trilogia delle Metamorfosi . Era da parecchio tempo che non leggevo Camilleri, l'ho fatto in coincidenza del Centenario della sua nascita e in occasione del Premio organizzato dal Fondo Camilleri per celebrarlo e a lui dedicato (farò parte Leggi tutto
La questione della lingua Quando la rivoluzione industriale con il suo boom economico risparmiò la Sicilia, ci stracciammo le vesti. Qualcuno, voce solitaria, disse: potrebbe essere un’opportunità! Si sbagliava, perché l’inquinamento arrivò lo stesso e così la modernità senza civiltà ma senza saperlo Leggi tutto
Ultimo libro della trilogia delle "metamorfosi" dell'autore. Questo viaggio tra il mito e il fantastico mi è comunque piaciuto molto, anche se il "siculo" è molto più marcato, molto più primitivo, tanto che a volte dovevo rileggere due volte per comprendere, ma è proprio questo linguaggio quasi ance Leggi tutto
Muy interesante el cierre con otra metamorfosis, regala imágenes de paisajes y lugares maravillosos, sin embargo es un tanto perturbadora la historia (muy diferente al resto) fue un salto arriesgado del autor.
Aperto sconfinamento nel mito, con una lingua siculo-italiana più primitiva rispetto alla morbida variante giallistica di tanti altri romanzi di Camilleri. Due mondi si contrappongono nell'esperienza del giovanissimo Giurlà, nato sulla spiaggia di Vigata e cresciuto quasi come un novello Cola-pesce, Leggi tutto
Termina splendidamente la trilogia delle Metamorfosi, la prima nel mare (la donna-sirena) la seconda in terra e sottoterra (la donna-albero) e la terza in montagna (la donna-capra). Qui l'atmosfera è apparentemente più realistica, con le descrizioni del mondo dei pescatori, dei minatori e dei pastor Leggi tutto
El que menos me ha gustado de la trilogía. Sigue teniendo encanto, pero no es el más memorable y me aburre lo del sexo en cada página, sea con animales o con humanos.
A tratti disturbante.
The son of a fisherman becomes a goat shepherd. His life will change, will discover the mountains, and their bucolic life. He will have the company of a young goat, Beba, and will also find love.
Camilleri è in assoluto il mio preferito. Non sbaglia mai, incanta e avvince
Citazioni
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