Sinossi
Da bambino Giorgio Falco amava la divisa da autista degli autobus, che il padre indossava ogni giorno per andare al lavoro, tanto che a Carnevale voleva vestirsi come lui, anziché da Zorro, chissà se per emularlo o demolirlo. Questo romanzo autobiografico non può che cominciare così, con la storia del padre: solo raccontando l'epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, come salvezza, Falco ne può testimoniare il graduale disfacimento, attraverso le proprie innumerevoli esperienze professionali, cominciate durante il liceo per pagarsi una vacanza mai fatta. Operaio stagionale in una fabbrica di spinette che raffigurano cantanti pop, il papa e Gesù, per 5 lire al pezzo. Venditore della scopa di saggina nera jugoslava, mentre in Jugoslavia imperversava la guerra. Aspirante imprenditore di un'agenzia che organizza «eventi deprimenti per le élite». Redattore di finte lettere di risposta ai reclami dei clienti. Una lunga catena di lavori iniziati e persi, che lo conduce alla scelta radicale di mantenersi con le scommesse sportive. È la fine, o solo l'inizio. Perché questa è anche la storia - intima, chirurgica, persino comica - di un lento apprendistato per diventare scrittore. E di come possa vivere un uomo incapace di adattarsi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 379
- Data di uscita: 10-10-2017
Recensioni
La tristezza è che non si tratta di un libro "sul lavoro", ma piuttosto di un libro "sui lavoretti", perchè un lavoro vero il protagonista non è mica mai riuscito ad averlo; è riuscito solo, come profetizzato da una sua compagna del liceo, a non riuscire in niente. non c'è una vera redenzione, alla f Leggi tutto
Con Ipotesi di una sconfitta Falco firma un buon romanzo, da ascrivere a quel filone “sociale” nel quale si sono cimentati recentemente Trevisan, Maino ed altri, affrontato dal versante autobiografico ma fortunatamente ben lontano da certo autobiografismo di maniera stile Grande Fratello televisivo Leggi tutto
"Ecco il motivo per cui ripetevamo e ripetiamo 'mondo del lavoro', diamo per scontato che sia un mondo a parte, dove ogni crudeltà è possibile proprio perché è lavoro e non ciò che prende gran parte della vita, tanto da ridursi a essere la vita." L'ho iniziato e al primo capitolo ho pensato, no ti pr Leggi tutto
È il primo libro che leggo di Giorgio Falco. Con i nomi di Bianciardi, di Volponi e di Ottieri in quarta mi aspettavo una cosa leggermente diversa: ma del resto sin dalla stessa copertina (che ho scoperto essere un'installazione artistica realizzata dalla moglie dello scrittore) si capisce la centra Leggi tutto
Come già qualcuno ha fatto notare, le affinità con Works di Trevisan sono parecchie. Assieme a Works , Ipotesi di una sconfitta forma un dittico sulla condizione del lavoro in area lombardo-veneta negli ultimi 20/30 anni. Figlio di un dipendente ATM, Falco regala al padre tutto il primo capitolo. Da l Leggi tutto
Avevo letto qualche tempo fa la Gemella H. Non mi era piaciuto, un romanzo ideologico e nichilista per raccontare la banalità e soprattutto l’impunità del male che sarebbe, secondo Falco, il motore della società dei soldi. Soldi sì, perché la parola capitalismo è troppo nobile per il disprezzo con c Leggi tutto
Prima di scrivere qui, a differenza di sempre, ho googlato un po' di info per tirare le fila dei miei pensieri. Leggo questo libro di Falco dopo aver letto di suo, anni fa, solo 'La gemella H', perchè sembrava il libro rivelazione dell'anno, all'epoca, e mi aveva lasciata tiepida anche se ora scopo c Leggi tutto
Citazioni
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