Sinossi
«Nel 1947 avevo abbandonato il progetto di scrivere. Ero diventato un altro per rimanere in vita.» Reduce da Buchenwald e desideroso di fissare sulla pagina la sua tragica esperienza, Jorge Semprún, allora giovane intellettuale, si trova di fronte a un dilemma: raccontare la morte vissuta (sì, perché nel lager la morte si viveva) o aprirsi alla vita del «dopo», dimenticare la penna (che alla morte riconduce), concedersi a un’esistenza fatta di impegno politico, di amore, ma anche di quotidiana banalità. La scrittura o la vita è la storia di questo dilemma e al tempo stesso il suo scioglimento: dopo vari libri che affrontavano in qualche modo il tema dell’universo concentrazionario, Semprún è riuscito a darci una completa, sconvolgente testimonianza sulla realtà del lager. Ed è a Primo Levi (cui lo scrittore spagnolo dedica un capitolo della sua opera) che il ricordo del lettore italiano potrà riferirsi; poiché, nonostante le molte differenze nell’esperienza vissuta (Semprún fu infatti deportato come resistente francese, come «politico») e nell’elaborazione letteraria dell’esperienza stessa, un tema echeggia anche in queste pagine: come sarà possibile far credere agli «altri» che un tale scempio sia stato commesso?
- ISBN: 8823523001
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 304
- Data di uscita: 30-01-2020
Recensioni
Toen ik dit boek kocht, had ik niet door hoe diep doorleefd de titel was. Een schrijversautobiografie, altijd leuk. Wel een wat flauwe titel. Tot het boek begint op de dag dat Jorge Semprun het concentratiekamp van Buchenwald mag verlaten. 12 april 1945. Deze memoires gaan over zijn leven na de dood, Leggi tutto
El profesor Maurice Halbwachs había llegado al límite de la resistencia humana. Se vaciaba lentamente de sustancia, alcanzada la fase última de la disentería, que se lo llevaba en la pestilencia. Un poco más tarde, mientras yo le contaba lo primero que se me pasó por la cabeza, sencillamente para qu Leggi tutto
Ce matin(1/5/2019), j´ai lu une tribune dans El País qui fait référence à l´autobiographie "politique" de Jorge Semprún "Autobiografía de Federico Sánchez" et cette lecture m´a fait penser à l´autre autobiographie de Jorge Semprún "L´écriture ou la vie" de son expérience personnelle à Buchenwald. Je Leggi tutto
Το μυθιστόρημα αυτό του Σεμπρούν, συ αφήνει μια παράξενη αίσθηση αφού το έχεις πια διαβάσει. Δεν είναι εύκολο βιβλίο. Πολλές φορές πονάς, το ίδιο με την πρώτη φορά που άκουσες για τις φρικαλεότητες των Ναζί, το ίδιο ξανά και ξανά. Ένας νέος άνθρωπος, που ήλθε αντιμέτωπος με τον θάνατο μέσα στο ναζισ Leggi tutto
Une lecture incroyable, encore une fois. Jorge Semprún y décrit ce que fut sa vie et son quotidien au lendemain de la libération du camps de Buchenwald et comment lui est venue le besoin, la nécessité d'écrire, après une période d'amnésie volontaire. À lire
À chaque fois ça vient chercher un certain degrés de tristesse chez moi. Je dis ça, mais c'est vraiment pas facile. Jorge Semprum est un résistant. Jorge Semprum a fait les camps de concentrations. Il était dans des camps de concentrations nazis. Jorge Semprum a survécu, et il a écrit des livres. Joyeux Leggi tutto
Citazioni
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