

Sinossi
Nell'agosto 1914, allo scoppio delle ostilità, molti si erano arruolati entusiasti, immaginando di prender parte a una gloriosa avventura, convinti che il sacrificio del sangue avrebbe dato vita a un mondo e un uomo rinnovati. Dopo pochi mesi, l'entusiasmo era scomparso. Ci si rese conto che la guerra era completamente diversa da quelle fino ad allora combattute: per l'enormità delle masse mobilitate, per la potenza bellica e industriale impiegata, per l'esasperazione parossistica dell'odio ideologico, per l'ingente numero di soldati sacrificati inutilmente. La Grande Guerra rappresentava il naufragio della civiltà moderna. I combattimenti cessarono alle ore 11 dell'11 novembre 1918. E già all'orizzonte nuove tragedie si profilavano, poiché il trattato di Versailles ridisegnava l'intera geografia europea secondo la volontà dei vincitori, con conseguenze gravi e di lunga durata a livello politico e ideologico: le rivendicazioni territoriali, la corsa al riarmo e la militarizzazione di massa della società saranno alcuni dei principi cardine sui quali regimi totalitari come il fascismo e il nazismo baseranno il proprio consenso. Gentile ricostruisce il contesto sociale, culturale e antropologico entro il quale maturò quella che è ritenuta una delle più tragiche esperienze del Novecento, soffermandosi in particolare sugli artisti e gli intellettuali che, se all'inizio avevano invocato la guerra come una catarsi, si fecero poi interpreti dell'angoscia profonda da essa scatenata.
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- Pagine: 322
- Data di uscita: 27-06-2017
Recensioni
A volte un po' ripetitivo ma ciononostante e' stata una lettura interessante, in un certo modo uno studio antropologico dello stato mentale la modernita' ha portato all'uomo che viveva in questa era. E' anche uno spunto di riflessione sui motivi che portano l'uomo a poter scegliere la barbarie.
Indubbiamente scritto bene, descrive ampiamente lo spirito dell'epoca, ma in fondo non più di altri testi al riguardo, Insomma non è stata un gran rivelazione né mi ha insegnato tanto di nuovo
Come visse l’uomo nel breve decennio che precedette il 1914? In piena Belle Époque, l’uomo europeo si sentiva invincibile, onnipotente; l’inaugurazione del transatlantico RMS Titanic (soprannominato per ironia della sorte “L’Inaffondabile”), venne salutata come il trionfo della tecnologia, della mod Leggi tutto
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