

Sinossi
In una società che vive di apparenza e spettacolarità, la discrezione è una necessaria forma di resistenza. Spegnere i riflettori, abbassare il volume, godere dell'anonimato sono gesti politici prima che morali. La discrezione è un'arte, un atto volontario, una consapevole scelta di vita in un mondo che ci vorrebbe sempre connessi, protagonisti, inesorabilmente presenti, e in cui s'impone l'urgenza di una tregua, di staccare e sparire. Come quando, in un paese straniero, assaporiamo la massima libertà di non essere riconosciuti, la discrezione è arte della scomparsa: non nascondere nulla fino a non avere più nulla da mostrare, fino a rendere la propria presenza impercettibile. È arte della sottrazione, non per negare ma per affermare se stessi, e al contempo far scomparire quello che ci definisce. È aprirsi al mondo senza toccarlo, è gioia di "lasciar essere" le cose. È ancora possibile oggi, tra selfie e YouTube, essere discreti? Secondo Pierre Zaoui la risposta è sì: anzi, la discrezione è la nuova faccia della modernità, frutto delle libertà offerte dalle nostre società democratiche. Nel suo saggio, Zaoui convoca i grandi pensatori della discrezione, da Kafka a Blanchot a Deleuze, passando per Virginia Woolf e Walter Benjamin, per delineare i tratti di questa esperienza "rara, ambigua e infinitamente preziosa".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 138
- Data di uscita: 26-02-2015
Recensioni
"La felicità per sottrazione". Spostati dal centro!!! "L'arte di scomparire" non è un vademecum per aspiranti suicidi. Nè, come suggerisce il sottotitolo ( "Vivere con discrezione" ), una nuova versione di galateo. Semplicemente si tratta di un piccolo saggio filosofico. Ecco, dunque, un elogio della discr Leggi tutto
Un viaggio rigoroso - dotto e ricco di riferimenti filosofici di sicuro non accessibili a tutti - che suscita una necessaria riflessione sull'arte della discrezione attraverso il tempo e interpretata rispetto all'oggi e alla società dell'individualismo che viviamo. Accompagnati Da Kafka, Tommaso D'A Leggi tutto
Un ouvrage typique des livres de philo "modernes", c'est à dire pas chiants du tout mais dans lesquels l'auteur, s'il nous livre le fruit de sa réflexion étayée par de savantes références, ne nous en dévoile pas la construction.La prise de connaissance est facile et agréable, mais faute d'avoir suiv Leggi tutto
Saggio filosofico abbastanza denso. Si tratta di una genealogia della discrezione, una ricognizione delle varie categorie affini dai primi pensatori greci al significato (politico) che assume nella società odierna. La discrezione, come la intende l'autore, mi pare in parte assimiliabile a certi sape Leggi tutto
ma imparare a scomparire lentamente e lentamente riapparire. #quote
"L'arte, la letteratura, il pensiero [...] non sono mai i nomi di una vita vera, ma della sua assenza e della sua ricerca." (p. 111)
Dis-crezione: Dis-scernere ---> scegliere distinguendo. Dal latino "discretio" discernimento, separazione, distinzione. Libro molto interessante poiché mostra un significato o il significato della "discrezione" in un modo a me nuovo. Come esperienza, come discontinuità, come interesse e preoccupazione Leggi tutto
Il libro, in sé, per come è strutturato e scritto, non mi ha molto convinto - sebbene espliciti una serie di tesi condivisibili. Forse l'autore ha cercato di scrivere un libro di divulgazione senza cadere troppo in basso, ma facendo così ha corso il rischio di rimanere asettico e professorale (cosa Leggi tutto
Citazioni
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