

Sinossi
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha colto tutti di sorpresa. Mentre gli analisti geopolitici si affannano in improbabili previsioni, i media si appiattiscono sulla retorica dell'aggressore e dell'aggredito. Anche i teorici del pensiero critico e i movimenti sono spiazzati, divisi tra slogan rituali e impotenti. A cosa è dovuta questa clamorosa impasse? Per Lazzarato la risposta è chiara: la guerra è stata rimossa dal dibattito politico, relegata tra i ferri vecchi del passato, con nata a zone remote del pianeta. Al contrario, spiega l'autore, la guerra non è mai scomparsa: è un elemento costitutivo del rapporto tra Stato e capitalismo. L'autore analizza le cause storiche della guerra, gli errori delle teorie critiche degli ultimi decenni, il rapporto tra industria militare, divisioni di classe, razza e genere, crisi ecologica e, rileggendo le teorie critiche del Novecento, sviluppa una questione decisiva: come costruire un punto di vista rivoluzionario sulla guerra? Con lo stile del pamphlet e il rigore del saggio, questo volume è un punto di riferimento per il dibattito attuale sulla guerra che sembra non conoscere alcun dissenso.
- ISBN: 8865484527
- Casa Editrice: DeriveApprodi
- Pagine: 144
- Data di uscita: 23-09-2022
Recensioni
Mi aspettavo un testo che desse nuovi e utili strumenti per analizzare una delle guerre ora in corso, quella che mentalmente ci tocca più da vicino, ma ho trovato tante teoria, alcune anche difficili e faticose da assimilare. Ho faticato a portarlo a termine, nonostante la brevità.
Succo del discorso: nei momenti di pace siamo in guerra lo stesso, ma le vittime sono le minoranze invece degli stati e soldati. L'unico momento di pace sarebbe la rivoluzione. Avrei preferito un qualcosa di più strutturato.
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