

Sinossi
In questo libro non troverete grandi discorsi filosofici sulle scelte della vita, ma troverete molte storie, e uno sguardo che le attraversa, e vera scrittura. E molte apparenti digressioni, ad esempio su un piccolo Museo degli Amori Finiti, o su un documentario inglese che ha seguito nel tempo la vita di 14 bambini: perché la digressione è il mezzo di chi sa che stando ai bordi si vede il centro. Tutto parte da un assunto: quando facciamo una scelta, che si tratti di amore, lavoro, casa, figli, il più delle volte non è il 100% di noi a decidere: spesso, anzi, è un risicatissimo 51%. Una parte non piccola di noi continua a essere innamorata dell'uomo che stiamo lasciando, dell'appartamento da cui stiamo traslocando, del mondo che stiamo abbandonando. Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano a esistere accanto a noi. Pulsano debolmente, come potenzialità inespresse. E non occorre arrivare a provare rimpianto per volere un po' di bene a quelle vite scartate per un soffio. Sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle, come succede appunto in questo libro, nelle facce e nelle storie delle persone che hanno scelto di fare proprio le cose a cui noi abbiamo rinunciato. Per scoprire qualcosa a cui forse non eravamo del tutto preparati, perché il gioco degli specchi, si sa, non è mai scontato. "Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 191
- Data di uscita: 12-05-2015
Recensioni
È difficile che non finisca di leggere un libro...questo ho dovuto interromperlo per raggiunti limiti di sopportazione! Una noia mortale!
E’ un libro difficile da recensire. L’ho iniziato con entusiasmo, che poi è via via scemato per lasciare posto a qualche perplessità: mi sembrava più un esercizio di stile ed un arrovellarsi un po’ fine a se stesso. L’ho rivalutato dopo che ho chiuso le pagine ed ho continuato a pensarci: è un libro Leggi tutto
Un libro che molti definirebbero "strano", certamente dallo stile e dalle caratteristiche inusuali. Ma è una bella raccolta di storie e di pensieri, di passato e di presente che l'autrice ha lasciato prima di lasciare essa stessa questa vita.
Libro carino. Non mi ha catturato, dal titolo pensavo qualcosa di più. È scritto bene e scorre abbastanza, ma pare divagare senza raggiungere mai il punto
Dopo aver letto la storia di questa autrice e questo libro fatto di digressioni (a volte folli), racconti fra amiche, scelte non fatte, menu, speranze e calici di vino, mi è venuta voglia di andare a prendermi un pezzetto di passato e iniziare subito a conquistarmi un paio di vite ancora da vivere. Leggi tutto
“Come gli assassini tornano sui luoghi del delitto, anche noi finiamo per tornare nei luoghi, reali o metaforici, che non abbiamo smesso di abitare” Il titolo e la sinossi di questo libro mi hanno conquistato fin da subito. Crescendo, la strada che lasciamo dietro diventa sempre più lunga ed è inevita Leggi tutto
Mi piace il concetto, siamo fatti di scelte fatte al 51% m anche di pezzi delle vite di quelli che incontriamo. Trovo la scrittura un pò scontata invece, rispetto ad altre sue creature
Citazioni
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