

Sinossi
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato Quello che Gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di Mose con John Huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un Mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle Cento poesie d'amore a Ladyhawke... Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche Entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a Milano negli anni Sessanta e Settanta, e alcune illustri comparse come Dino Buzzati, Walter Bonatti, Eugenio Montale, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), Michele Mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 171
- Data di uscita: 04-04-2017
Recensioni
Family Life Trattandosi di autore molto versatile, quando apri un nuovo libro di Michele Mari “non sai mai quello che ti può capitare”, un po’ come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump. Questo libro si inserisce subito nel filone di “Tu sanguinosa infanzia” ed allora, per quanto mi riguarda, il Leggi tutto
Grumo-nodi “Tutto per la beffa suprema: essere aggredito qui, nella biblioteca di questa casa, da Loro. Fuggire dai piccoli orrori della vita, fuggire dalla famiglia per essere ghermiti dai demoni non è un grande affare: o meglio lo è sotto l'aspetto estetico-romanzesco, ma per il resto, credetemi, c Leggi tutto
La macchina del tempo Non voglio parlare di Mari, lo fa lui a sufficienza in questa autobiografia/romanzo che si ferma alla sua adolescenza, partendo dalla nota e sanguinosa infanzia, ma lo avvinghia, lo determina, lo avvolge per sempre nel suo mantello orrorifico, che è anche, incredibilmente, cop Leggi tutto
Q. lattina La copertina introduce gli interpreti principali della storia, o leggenda: l’eroe Michelino che salvaguarda il bene più grande dal fotografo, vile e baro*, che immortala il momento per i posteri. MM si fa portavoce delle schiere infinite di bambini che, invece di entrare nella vita a caval Leggi tutto
È dai tempi della sanguinosa infanzia che Mari convive con dei mostri. Abitano le zone più scure della sua casa, la cantina, gli spazi sotto il letto, e sono dei compagni invadenti e pieni di pretese. Questa volta gli hanno ingiunto di scrivere una autobiografia e lui ha obbedito. La memoria seletti Leggi tutto
Eccomi, a libro chiuso, concordo con lorinbocol, questo è un gran libro. Avevo faticato ad apprezzare altri suoi libri, pur non potendo non notare la sua bravura. Come accade con Bufalino quando parla di colei che sarebbe diventata sua moglie (in "Argo il cieco"), l'argomento trattato è talmente pre Leggi tutto
Data per scontata la scrittura meravigliosamente virtuosistica di fronte alla quale non si può che restare ammirati, è un libro che parla di cose troppo vissute da noi che apparteniamo alla stessa generazione di Michele. La cosa che mi ha prodotto un effetto veramente straniante è il constatare come Leggi tutto
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