

Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana. 8 settembre 1943-25 aprile 1945
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Sinossi
Centododici partigiani vengono catturati dai tedeschi o dai fascisti e già sanno che saranno giustiziati dal plotone d'esecuzione o uccisi dalle torture. Scrivono ai familiari, alla madre, alla moglie, alla fidanzata, ai compagni di studio, di lavoro, di vita. Appartengono alle realtà sociali e culturali piú diverse. Tutti vivono, per la prima e l'ultima volta, l'atroce esperienza di "un tempo breve eppure spaventosamente lungo, in cui si toglie all'uomo il suo piú intimo bene, la speranza", e in cui sono costretti, in preda allo smarrimento e all'angoscia, a "dare ordine" al proprio destino e al proprio animo.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 02-04-2015
Recensioni
Il Vangelo laico e civile della Repubblica nata dalla lotta partigiana. Una lettura difficile e dura. Difficile, gli occhi spesso si velano di lacrime, e dura, perche' la rabbia sale e soffoca. Rabbia per le infamie del passato e per le nefandezze che questa nostra Repubblica deve oggi sopportare. M Leggi tutto
“Quando il tuo corpo non sarà più, il tuo spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta. Fa' che possa essere sempre di esempio.” Una lettura che ti frantuma il cuore in tanti piccoli pezzi. Ma è quantomai necessario farla. Leggetelo e custodite dentro di voi la memoria che ci hanno lasciato. Leggi tutto
"Non piangetemi, non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un'idea" (Parole che Guglielmo Jervis scrisse con la punta di uno spillo, sulla copertina di una Bibbia ritrovata nei pressi del luogo ove fu fucilato da un plotone tedesco nella notte tra il 5 e il 6 agosto 1944)
Ci ho messo quasi dieci mesi a finire questo libro, sia perchè volevo dedicargli la giusta attenzione, sia perchè è una delle cose più difficili, pesanti e dolorose che abbia mai letto. Commentarlo è impossibile e sarebbe anche inopportuno, però ci sono alcune frasi che vorrei trascrivere perchè mer Leggi tutto
"Papà, mamma, W.G. e tutti i miei cari, quanto mi dispiace il lasciarvi, il non vedervi più. No! Non voglio morire. Il cuore mi batte come se dovesse scoppiare.. Mi vedo là contro il muro... Poi cadere... Sono morto. Mi sembra d'impazzire. A volte il cervello si calma. Perché sono qui? Perché domatt Leggi tutto
Un libro del genere non si può commentare. Lettere, le ultime parole, di uomini che, consapevoli di star andando incontro alla morte, rivolgono alle mamme, alle spose, alle fidanzate, agli amici e ai familiari tutti. Uomini alcuni, giovani tanti (alcuni poco più che ragazzini) che forti del loro ide Leggi tutto
Qui non c'è da commentare, c'è soltanto da cavarsi il cappello e stare in silenzio. Sono ultime parole, sono sacre.Questo è un libro che deve restare per sempre. Un libro che va letto, e poi riletto, e riletto ai figli e ai nipoti perché erché imparino e capiscano. C'è amarezza in queste pagine, ma è Leggi tutto
Per cominciare, l'introduzione alla raccolta è BELLISSIMA. Leggo in ogni lettera la grande consapevolezza di lottare per qualcosa di grande, più importante delle singole vite. Una profonda coscienza che lega le morti di ogni singola persona che ha scritto queste lettere. Incredibile anche quanto ogni Leggi tutto
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