Sinossi
Niente è più astratto e sfuggente della nostra identità e nello stesso tempo niente è più esposto al giudizio altrui, è più concreto e visibile. A cominciare dal volto, la prima immagine di noi stessi. Da quasi due secoli la fotografia è legata alla nostra stessa idea di identità. Tutti portiamo con noi un documento con il nostro volto e abbiamo fotografie delle persone che più amiamo. Il rapporto emozionale che stringiamo con queste immagini è talmente complesso da farci rifiutare, qualche volta, i nostri stessi ritratti. Non ci riconosciamo, anche se bastano pochi anni per trovare sorprendentemente migliorate fotografie che prima detestavamo. Perché la fotografia è come la memoria: cambia. Non resta immobile, ma si trasforma sulla base della storia di ciascuno e dell'idea che si ha di se stessi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 99
- Data di uscita: 09-11-2017
Recensioni
E' una lettura piacevole, colta, come quelle di tutti i testi del Festival della Mente. Qui si parla di fotografia, del parallelo che viene fatto con la propria immagine riflessa nella specchio, ma anche, cosa rappresenta ormai per tutti noi, l'opportunità di scattare migliaia di foto in digitale ch Leggi tutto
Bellissimo libro che sarebbe riduttivo definire di "fotografia". A mio avviso è molto di più: Ferdinando ci fa viaggiare nei suoi pensieri del ritratto visto dalla parte del fotografo e del "fotografato". Davvero un bel libro ricchissimo di spunti per chiunque , dall'appassionato di fotografia, al pr Leggi tutto
Un libro per chi, come me, ama la fotografia e lavora con la fotografia. In alcune riflessioni ti apre la mente
Poiché Scianna si definisce nell'introduzione un fotografo e non uno studioso, le pagine che seguono risultano davvero troppo piene di citazioni e di pretese intellettuali, in un percorso da Narciso ai selfie che lascia davvero ben poco.
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