

Sinossi
La violenza è dappertutto e noi siamo inevitabilmente attratti dalla sua rappresentazione. Di questo bisogno si sono occupate la letteratura, l’arte, la filosofia e la psicanalisi. Il cinema e le serie tv hanno riconfigurato i codici espressivi con cui ci viene raccontata la crudeltà umana: l’accostamento conturbante di musica classica e brutalità nelle memorabili sequenze di Arancia meccanica o la corsa frenetica per la sopravvivenza in Squid Game sono solo alcuni degli esempi attraverso cui la filosofa Lucrezia Ercoli analizza il complesso rapporto tra il male e il suo doppio, la sua immagine. Che cosa vediamo realmente quando assistiamo passivi al dolore altrui, alle raccapriccianti fotografie che ritraggono le vittime di serial killer come Jeffrey Dahmer? Volgere lo sguardo altrove potrebbe solo temporaneamente alleviare le nostre coscienze. Occorre, invece, riflettere sul nostro stato di ‘consumatori di malvagità’ per trasformare la nostra sete di violenza in una volontà di comprendere, di fare i conti con l’abisso che abita ognuno di noi. Come scrive l’autrice: «Il viaggio nella crudeltà umana non ci consente di sfuggire a noi stessi. […] È tempo di mettere a fuoco le contraddizioni che ci costituiscono, di confrontarci con la nostra ombra senza rimuoverla».
- ISBN: 1255820543
- Casa Editrice: Ponte alle Grazie
- Pagine: 192
- Data di uscita: 19-03-2024
Recensioni
È interessante trovare qui dei riferimenti di libri già letti... e non è facile recensire questo. Una cosa devo dirla, io non rientro fra quelli ai quali piace vedere il male soprattutto quello ricreato per dare spettacolo (inoltre con guadagno, su casi reali). Si tenta di dare un senso alla brutali Leggi tutto
Mi aspettavo di più da questo libro tanto osannato. È un susseguirsi di pareri di filosofi collegati a trame di serie tv o film. Credevo fosse un po' più discorsivo sul tema sicuramente interessante. . Scritto in modo non semplice, sinceramente mi ha annoiato un po'.
"Come ha scritto Hannah Arendt nel suo La banalità del male, dopo aver assistito al processo dell’ufficiale delle S.S. Adolf Eichmann, responsabile delle operazioni di trasporto degli ebrei verso i campi di concentramento: «Come lui ce n’erano tanti e questi tanti non erano né perversi né sadici, be Leggi tutto
Libro molto interessante, offre degli ottimi spunti di ragionamento sulla nostra società e sulla violenza che la permea. L'autrice ha posto più domande che risposte e ciò è, a mio avviso, un grande merito in un saggio.
⭐️3,5 Mi aspettavo forse qualcosa in più, qualcosa di diverso.. Non lo so..
Molto interessante l’argomento e l’idea di analizzarlo attraverso film e serie tv. Purtroppo a mio parere l’analisi psicologica l’ho trovata poco chiara e poco approfondita. Peccato.
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