

Sinossi
Sin dal primo momento della sua comparsa nel 1923, "Storia e coscienza di classe" accese un aspro dibattito. Condannata dall'Internazionale comunista, per bocca di Zinov'ev, come un'opera idealista, la sua circolazione fu limitata a pochissimi esemplari, finché nel 1957 non venne tradotta in francese, contro la volontà dello stesso Lukács. La traduzione avallava l'ipotesi di due momenti distinti nella sua produzione, quello giovanile - fertile di spunti poi ripresi da Adorno, Sartre e Merleau-Ponty - e quello maturo dell'ortodossia, propriamente politico. Per far luce sulla sua opera giovanile tanto discussa, Lukács, nel 1967, scrisse un'introduzione in cui la collocava all'interno dello sviluppo del suo pensiero e in un preciso contesto storico - la disfatta della repubblica rivoluzionaria dei Consigli in Ungheria. Ma non si limitava a questo. Approfondiva gli aspetti che ancora allora reputava validi e condivideva. Ma al di là del giudizio di Lukács sulla sua stessa opera, è indubbio che Storia e coscienza di classe è una tappa obbligata della teoria marxista, la cui influenza però è andata ben oltre quell'ambito, investendo gli altri campi del sapere, non ultimo quello filosofico. Introduzione di Giorgio Cesarale.
- ISBN: 8868024101
- Casa Editrice: Pgreco
- Pagine: 256
- Data di uscita: 31-08-2022
Recensioni
This important collection of essays offers Lukacs’ early thoughts on a variety of related topics ranging from the core principles of Marxism to the nature of false consciousness and the problem of party organization. The middle three essays on reification and class consciousness are the most importa Leggi tutto
This book is important for Lukacs' concept of 'false consciousness'. Like most marxists, Lukacs assumes that consciousness is an understanding of ones class interests. False consciousness is a state where ones true consciousness is clouded by capitalism, thus classes are living with a false consciou Leggi tutto
Essential reading, no doubt, although at times I wanted to toss it to the side and read something lighter. I'm glad I stuck with it and managed to hack through the tangle of German philosophy. Now I have a much better understanding of the concept of reification, amongst other things.
if you're only going to read a single book produced over the course of the period of the second-third international about why need a good materialist Marxist dialectic and not a bad idealist Hegelian one make it this one. probably one of the most influential books I've ever read as regards my own wa Leggi tutto
بعدا مینویسم یا مینوسم بعدا هرچی...
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