

Sinossi
Sta succedendo: l'elezione di Donald Trump è arrivata a coronare una rimonta delle destre reazionarie in tutto il mondo, con punte di neofascismo o addirittura neonazismo. Dappertutto risorge e trionfa un nazionalismo feroce e cinico, contrapposto allo spirito globalizzante che sembrava il futuro inevitabile del terzo millennio. Sta succedendo, sì, ma la domanda che si fanno tutti, con alterne risposte, è: com'è potuto succedere? Susan Neiman, filosofa statunitense trapiantata in Germania, ha una sua risposta. Non è economica, geopolitica o tecnologica, è una risposta culturale: la destra ha vinto perché la sinistra non esiste quasi più. Fin dai tempi dell'Illuminismo, infatti, la cosiddetta "sinistra" si stringeva intorno ad alcuni valori che ne costituivano l'identità più intima: desiderio di giustizia sociale, spinta verso l'universalismo, fiducia nel progresso. Dalla seconda metà del Novecento, secondo Neiman, uno a uno questi valori sono stati messi in discussione proprio da certe frange liberali e movimentiste: sobillata dalla lettura foucaultiana del mondo come scontro di poteri, sospettosa verso il lascito "imperialista" dell'Illuminismo, spinta subdolamente verso un crudele determinismo darwinista da un'indigestione di psicologia evoluzionista, la sinistra si è smarrita. Ed è così che molti fra coloro che oggi si considerano "di sinistra" non sono davvero "di sinistra", sono "woke". Che è una cosa diversa, anzi, in un certo senso è proprio il contrario: un movimento che vorrebbe il progresso ma diffida della modernità; che nega ogni fronte comune possibile, frammentando il corpo sociale in tribù identitarie in lotta; che rinuncia ai diritti sociali e si aggrappa esizialmente ai diritti civili. Già alla prima riga, Susan Neiman dichiara che questo libro non è «una tirata contro la cancel culture». La sinistra non è woke, infatti, è molto di più: un anti-manifesto, una lucida requisitoria sugli sbagli che la sinistra ha fatto, in questi decenni confusi. Perché è solo tornando a costruire, dalle fondamenta dei propri valori, che la sinistra può risorgere.
- ISBN: 1221217259
- Casa Editrice: UTET
- Pagine: 180
- Data di uscita: 15-04-2025
Recensioni
As someone who would describe himself as both left and woke (a viewpoint I post publicly with a healthy dose of unease), I really wanted to read this book to see what the supposed irreconcilability in myself was all about. My expecting position remained unfulfilled, however, as the book is essentiall Leggi tutto
The title could give the impression that this is a polemic against the woke radicals which it is not. Instead it's a deep discussion of what it means to be progressive in today's world. It's an argument for believing in the possibility of change, and why any change that is not reactionary must reach Leggi tutto
Gerade bei Büchern, deren Kernthese uns intuitiv zusagen, ist Vorsicht geboten, denn sie verleiten uns oftmals zu einem zu positiven Vor-Urteil. Im Bewusstsein dessen habe ich „Links ist nicht woke“ aufmerksam gelesen – und wurde enttäuscht. Doch zunächst zur Autorin: Susan Neiman ist eine US-Amerik Leggi tutto
Susan Neiman - A Esquerda não é woke Iniciei este livro convencido que estava de ser uma análise do movimento woke. Estava enganado. Quem pretender aceder ao filme que nos trouxe até aqui, decididamente este não é o livro adequado nem para se entender as origens do movimento e designação, nem como ev Leggi tutto
Tengo pocas cosas buenas para decir de este libro. Lo trataré de resumir igualmente. El problema principal es que este libro es engañoso. Su titulo e introducción da a entender una crítica que busca separar a la izquierda de un fantasma que persigue a la gente en internet (particularmente en Estados Leggi tutto
Ietwat misleidende titel, hoewel de kritiek op het tribale karakter van het niet gedefinieerde ‘woke’ fors is, is het vooral een pleidooi voor Verlichtingsdenkers en een kritiek op Foucault.
Citazioni
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