

Occhio alle orecchie
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Sinossi
Ma che cosa è mai la musica classica? Sappiamo darne una definizione? In che cosa è diversa dalla musica tout court? Se pensate che in questo libro troverete le risposte a queste domande, ecco, vi state sbagliando. L’autore non ha queste certezze, non dà definizioni: il suo mestiere è quello di scrivere musica (classica) e dunque in un certo senso lavorare per le nostre orecchie. Così in questo libro elegante, profondo e sobrio Nicola Campogrande ci regala una riflessione contemporanea e appassionata sulla dimensione dell’ ascolto e del silenzio, sui concerti e i loro luoghi, sulle esecuzioni e sugli esecutori. Ma soprattutto sulle nostre - e le sue - emozioni di ascoltatori, attenti e innamorati, distratti o svogliati, colti o impreparati ma in ogni caso felicemente avvolti e travolti dalla magia della musica.
- ISBN: 8850250576
- Casa Editrice: TEA
- Pagine: 144
- Data di uscita: 20-09-2018
Recensioni
27.02.2024 Libro diviso in due parti: la prima generale, la seconda dedicata a 12 specifici brani analizzati Mi aspettavo una guida su come ascoltare la musica classica, invece ho trovato una serie di riflessioni generali sulla musica. Queste riflessioni a volte sono riflessioni polemiche "da boomer" Leggi tutto
Il testo di Campogrande è stato per me un valido punto di partenza per una riflessione su quale sia il ruolo della musica classica nella società contemporanea e su quale significato abbia il continuare a praticarla e frequentarla. Ho trovato davvero molto interessanti alcune delle considerazioni svi Leggi tutto
Mi è piaciuto, mi ha reso una migliore ascoltatrice di musica classica (sono proprio all'inizio...) ma non soltanto. Credo faccia riflettere anche su altri aspetti della vita, contenuti nella musica, nella sua metrica, nelle pause, nei silenzi (anche quelli sono musica) e nell'insieme per l'armonia Leggi tutto
Un libro freddino, in cui gli ingredienti apparentemente ci sono tutti, ma cui mancano il pathos e il calore che dovrebbero far innamorare della musica. Avendolo ascoltato, in radio e dal vivo, alcune volte, non trovo Campogrande simpatico e ora posso dire che non lo trovo coinvolgente nemmeno per i Leggi tutto
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