

C'è molta speranza (ma nessuna per noi)
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Sinossi
«Maschio, italiano, trentadue anni, 186 cm per 70 kg, superficiale e profondissimo, individualista e generosissimo, a proprio agio con la definizione di ‘uomo del suo tempo’ soprattutto se per ‘suo’ s’intende ‘di un altro’.» È H, il protagonista di questa storia. Uno che non ne può più del pessimismo che lo circonda, e nemmeno del proprio: approdato a Milano dalla provincia calabrese, ha dedicato gli ultimi anni a scrivere un saggio sulla fine del mondo, ma la Storia – tra guerre, pandemie e disastri vari – gli ha offerto troppo materiale, tanto da rendere il suo lavoro superato. Decide allora di cambiare rotta, e concentrarsi su tutt’altro: i desideri. Ambiziosi, timidi, comuni, impossibili, inconfessabili... Munito di taccuino e registratore, H pone ad amici, famigliari, alla compagna che vorrebbe sposare e a tutti quelli che incontra una domanda apparentemente semplice: «Cosa desidera più di tutto il tuo cuore?» È curioso di mappare le speranze del mondo, certo, ma anche di capire meglio se stesso; di scoprire se fra i sogni degli altri si annida pure il suo. (Perché com’è che si desidera? Dovremmo reimparare a farlo?) C’è molta speranza (ma nessuna per noi) è un romanzo che oscilla tra il personal essay, l’inchiesta e il pamphlet, e parla di tutti noi, di quello che vogliamo e di quanto i nostri desideri siano la sola cosa realmente capace di svelare chi siamo e la società in cui viviamo. Al centro c’è un giovane uomo che ambisce non tanto a concretizzare i propri obiettivi (trovare un lavoro stabile, una casa più grande, scrivere un buon libro...) quanto a poterseli permettere. Ma la vera protagonista, forse, è la letteratura, giacché l’unico modo per reimparare a desiderare – e per realizzare ciò che è materialmente irrealizzabile – è immaginare.
- ISBN: 882353612X
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 240
- Data di uscita: 25-03-2025
Recensioni
Iniziato nella terra natia dell’autore c’è molto di me e della mia generazione. La domanda che mi porto dentro è proprio cosa desideriamo? Forse a volte è il più desiderare stesso che ci muove verso le cose che l’oggetto o la persona desiderata. Consiglio la lettura.
Forse un pochino troppo frammentato per funzionare bene come romanzo ma comunque una lettura piacevole. Una coccola!
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