Sinossi
«Il senso che la Chiesa, e l'appartenenza ad essa, riveste per il credente in Cristo, per il suo essere uomo e la sua salvezza è tutt'altro che scontato: verrebbe anzi da dire che è sempre meno scontato. Quale sia il motivo per cui, in altri termini, la salvezza si realizzi - pur in modo incipiente - in forma ecclesiale e perché il credere del cristiano sia strutturalmente un con-credere rimane quasi sempre questione inevasa. [...] La visione ecclesiologica di de Lubac resta a tutt'oggi, tra gli studi occidentali, una delle poche all'altezza di una tale fondamentale questione. Ciò è evidente quando si leggano i testi a carattere ecclesiologico del teologo di Lione in raffronto con gli altri suoi studi, soprattutto quelli sul soprannaturale: cosa assolutamente legittima e forse doverosa dal momento che, come ha notato un autorevole commentatore come Balthasar, in Cattolicismo c'era già in nuce tutto quanto si sarebbe sviluppato nella monumentale opera di de Lubac. In un tale orizzonte appare infatti evidente come esista, per così dire, un "aspetto sociale del soprannaturale": tanto più visibile quanto più si passi da una sua considerazione in termini formali a una sua lettura che ne rifletta la concretezza cristologica. L'uomo è creato non solo in una generica immagine di Dio, ma porta impressa in sé l'immagine del Figlio fatto uomo, dell'Unigenito che si è fatto il "primogenito di molti fratelli" (Rm 8,29): per questo non esiste altra vocazione umana che non sia quella alla filiazione divina e, dunque, alla fraternità con gli altri uomini. Il senso per il quale la Chiesa sia la forma incipiente della salvezza è rinvenibile quando si consideri che non esiste uomo se non in Cristo e, dunque, vocato alla filiazione divina e alla fraternità inter-umana. Per l'uomo essere è partecipare dell'essere di Cristo e dunque, co-essere con gli altri uomini, suoi fratelli. Si tratta di dimensioni fondamentali e in certo senso previe a qualunque altra riflessione ecclesiologica, su cui l'opera delubachiana può ancora beneficamente indirizzare». (Dall'Introduzione di Roberto Repole alla Sezione terza dell'Opera Omnia)
- ISBN:
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- Pagine: 314
- Data di uscita: 26-01-2017
Recensioni
Pretty awesome! I'd encourage this read for anyone serious about understanding the Catholic Church. Incredibly well written, solid academic work with lots of great footnotes etc. Understanding Latin wouldn't hurt but is by no means necessary. I'd highly recommend this for those going through RCIA et Leggi tutto
Some great insights shine through the sometimes obscuring quotes and prose. To me the best chapter was on what the ideal churchman should look like, and by far the least engaging - and often eisegetical - chapter was the last one on Mary.
Me la volé leyendo esto, quién me creí ¡ha-ha! Este vato, AMA a la Iglesia, madre la profundidad y todas las citas y referencias a los Padres de la Iglesia Católica... En unos años lo vuelvo a leer y seguro aprenderé mucho más, libro para llevártela tranquilo, hacer apuntes y digerirlos...
I hate ressourcement theology. I read selections from this book for an Ecumenism and Ecclesiology tutorial.
Davvero bello e molto attuale. Ho estratto un capitolo (Ecclesia Mater, cap. VII) che consiglio vivamente di leggere: lo trovi qui .
On the blurb of this book it says that "it is one of the greatest books ever written on the mystery of the Church." I agree. Chapters are as follows: The Church as Mystery We will never fully understand the Church because it’s a mystery but we must at least try. We in the Church are the permanent witn Leggi tutto
Un libro imprescindibile para quien ame a la Iglesia y se sienta parte de ella. Contiene páginas emocionantes y realmente clásicas. Personalmente creo que es un hito en la Eclesiología y un libro para estudiar, meditar y releer. Una auténtica maravilla
Citazioni
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