Sinossi
Con la "particolare nitidezza" di qualcosa che si vede dall'altro capo di un telescopio, minuscolo ma provvisto dello smalto allucinatorio di una decalcomania, Nabokov ha lasciato affiorare dalle pagine di questo libro la sua fanciullezza nella "Russia leggendaria" precedente alla Rivoluzione, troppo perfetta e troppo felice per non essere condannata a un dileguamento istantaneo e totale, sospingendo poi il ricordo fino all'apparizione dello "splendido fumaiolo" della nave che lo avrebbe condotto in America nel 1940. "Il dettaglio è sempre benvenuto": questa regola aurea dell'arte di Nabokov forse mai fu applicata da lui stesso con altrettanta determinazione come in "Parla, ricordo". Qui l'ebbrezza dei dettagli che scintillano in una prosa furiosamente cesellata diventa il mezzo più sicuro, se non l'unico, per salvare una moltitudine di istanti e di profili altrimenti destinati a essere inghiottiti nel silenzio, fissandoli in parole che si offrono come "miniature traslucide, tascabili paesi delle meraviglie, piccoli mondi perfetti di smorzate sfumature luminescenti". Compiuta l'operazione da stagionato prestigiatore itinerante, Nabokov riarrotola il suo "tappeto magico, dopo l'uso, così da sovrapporre l'una all'altra parti diverse del disegno". E aggiunge: "E che i visitatori inciampino pure". Cosa che ogni lettore farà...
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 364
- Data di uscita: 10-11-2010
Recensioni
Vladimir Nabokov was the Niles Crane of 20th-century literature: snooty, fastidious, and comically inept at being a normal guy. (And it’s part of his fastidiousness that he would have despised my handy, pop-culture analogy). Even his ailments had something snobbish about them. I mean, synesthesia? W Leggi tutto
After reading a bit about how excellent and unusual this book is as an autobiography, I was surprised to find it more traditional than I expected --- still excellent, but traditional. It covers the first half of Nabokov’s life (1899-1977) until 1940, when at age 41 he moved the United States. Many o Leggi tutto
Memoirs are like beaches. Best enjoyed with shoes off. How much more we shed depends on the skies and our bravery if the waves are big. Childhood memoirs are no exception. They drop us on that beach. They call us to build castles or run like Piggy in Lord of the Flies. Their creators dive like plane Leggi tutto
I never knew this guy had synesthesia... Q: THE cradle rocks above an abyss, and common sense tells us that our existence is but a brief crack of light between two eternities of darkness. (c) Q: Nature expects a full-grown man to accept the two black voids, fore and aft, as stolidly as he accepts the ex Leggi tutto
This is, in my opinion, Nabokov's best work. The autobiography as a form suits Nabokov perfectly, as his novels are never so much about plot or 'big ideas,' just the intense poetic possibilities of language itself. So be forewarned, there is almost no useful information here. You may learn a thing o Leggi tutto
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