

Sinossi
Titita è una bambina curiosa e vivace che, a causa degli impegni diplomatici del padre, si trova a trascorrere i primi anni della sua infanzia sull'isola di Maiorca. È il 1937, in Spagna infuria la guerra civile e di lì a poco scoppierà un conflitto mondiale senza precedenti. Ma in quella bolla colorata e piena di sole che è Maiorca, Titita passa le sue giornate persa in una sua personalissima battaglia, un continuo incontrarsi e scontrarsi con tutto ciò che la circonda, a cominciare da se stessa. Le esplorazioni nel lussureggiante giardino della villa in cui abita con la famiglia, i giochi e i travestimenti in compagnia del fratello maggiore Carlito, i rimproveri e gli insegnamenti dell'amata balia Dida; e poi i momenti di tenerezza con il padre, i ricevimenti formali organizzati dalla madre, i racconti sognanti della nonna in visita da Napoli: ogni giorno la piccola Titita scopre un pezzetto di mondo, trovando sempre più difficile conciliare, dentro di sé, il senso di libertà che percepisce nella natura con l'incomprensibile severità dell'universo adulto. In questo confronto, tuttavia, la sfida più grande sarà fare i conti con quel microcosmo segreto e sempre cangiante che è la propria individualità: gli impulsi, i capricci, i desideri, gli affetti, le paure che formeranno la sua persona. Con una prosa ipnotica che mescola finzione a verità, sullo sfondo di un'isola che è prima di tutto luogo dell'anima, Fabrizia Ramondino compie un viaggio meraviglioso nell'interiorità di Titita, ripercorrendo le tappe e le contraddizioni di un'infanzia speciale. Prefazione di Nadia Terranova.
- ISBN: 1259671402
- Casa Editrice: Fazi
- Pagine: 504
- Data di uscita: 20-01-2022
Recensioni
Ah, Fabrizia Ramondino. Se avessimo bisogno di un'altra prova che l'esclusione sistematica delle scrittrici italiane nel Novecento dai curricula scolastici non ha nulla a che vedere con il talento delle scrittrici (e veramente non ne abbiamo), quella prova sarebbe "Guerra di infanzia e di Spagna". Un Leggi tutto
Oh. Io ho detestato veramente questo romanzo. Nonostante ne abbia letto splendide recensioni e una delle mie più care amiche, nonché spacciatrice di consigli libreschi, se ne sia follemente innamorata. Ho trovato la scrittura pomposa e autoreferenziale. Uno strazio finirlo. Riconosco che non sia un l Leggi tutto
esageratamente prolisso, ho fatto veramente fatica a finirlo :/
Oh, Fabrizia 💔 (segue più in là recensione seria)
Grande infanta sotto la luna
El libro está muy bien escrito. Pero a mi parecer estaría bien a modo de relatos cortos y, desde luego, bastante más corto. Casi 500 páginas sobre la vida de una niña de entre 5 y 10 años es, en mi opinión, demasiado.
L’Italia della nonna era una terra attraversata da un brigante buono che la percorreva tutta al galoppo, il lembo del mantello svolazzante, aprendo le porte di prigioni e conventi, mentre torme di soldati in uniformi antiquate e ridicole fuggivano alla vista di quel Liberatore d’Italia e nelle città Leggi tutto
Non potrei dire che in quel campo fossi felice - la felicità presuppone la presenza di vuoti attraverso cui circolare, è un elemento aeriforme; né che fossi allegra. Ero anzi il contrario dell’effervescenza; mi sentivo un tutto pieno; ma non ero sazia - perché a sua volta la sazietà presuppone un Leggi tutto
All'inizio capivo bene dove volesse andare a parare, poi mi sono ritrovata nei giochi e nei ricordi d'infanzia. Questa libertà che non prevede una trama, ma solo seguire Titita nella crescita, nel vivere giorno per giorno la sua quotidianità, conoscendola insieme a lei, mi è piaciuto molto. Il POV, Leggi tutto
Ci ho messo abbastanza a finire questo libro… La scrittura è scorrevole, a tratti anche divertente e spensierato. Ho apprezzato il potermi immergere nel mondo incantato di Titita, lontano dalle responsabilità e dagli schemi degli adulti. Purtroppo il libro è decisamente troppo lungo, un susseguirsi Leggi tutto
Citazioni
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