Una porta nel cielo
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Sinossi
Gli esordi, i Mondiali, il Pallone d’oro, le vittorie e le sconfitte: il racconto sincero ed emozionante di uno dei campioni più amati
Pubblicato vent’anni fa, Una porta nel cielo è il ritratto più autentico di Roberto Baggio, calciatore e uomo, colto in quel preciso momento, a un paio di stagioni dal ritiro: una fotografia dai colori ancora brillanti, una testimonianza preziosa, una storia che non si può dimenticare.
Da tempo introvabile, e circondata da un alone di culto, torna finalmente disponibile l'autobiografia di Roberto Baggio, l'unico testo cui il grande campione ha affidato senza reticenze, ma con il suo stile sempre misurato, i ricordi, le confidenze, le rivelazioni, gli «sfoghi gentili» della sua carriera di calciatore: l'esordio precocissimo, la serie A, il tormento senza fine del ginocchio infortunato; i rapporti con gli allenatori, con le società, con i «colleghi» e coni tifosi; il numero 10, la Nazionale e i rigori; ma anche gli affetti, gli amici, le piccole cose di ogni giorno, il richiamo della natura, e soprattutto la scoperta della dimensione spirituale della vita. Uno sportivo capace di sacrifici impensabili, un campione dotato di un talento purissimo, un uomo riservato che non si è mai arreso...
Pur a distanza di anni Una porta nel cielo resta una lettura avvincente, ricchissima ed emozionante: la fotografia di un momento preciso, di svolta. Una manciata di mesi prima del ritiro, alla domanda «Che futuro ti attende?», Roberto Baggio rispondeva: «Non lo so. Allenare professionalmente, al momento, non è in cima ai miei pensieri. Ho una gran voglia di contemplare la natura, di dedicare tempo a me stesso e agli altri. Credo che farò una vita appartata, lontano dal frastuono, dai luccichii ingannevoli. Come sempre ho fatto. Cercherò di essere d'aiuto a me stesso e, soprattutto, ad altri». Oggi sappiamo che è esattamente quello che ha fatto, e anche da questo si misura la grandezza, oltre che dello sportivo, dell'uomo.
«L'aspirazione di chi gioca a calcio con passione, specie se fantasista, non è tanto quella di segnare, ma di segnare in maniera originale, mai banale. Quel momento vale tutto. Questa, per me, è l'essenza del calcio. Un'invenzione continua.»
- ISBN: 8850262140
- Casa Editrice: TEA
- Pagine: 304
- Data di uscita: 03-06-2021
Recensioni
سقراط مسوم شد، نیچه دیوانه مرد و باجو ایستاده. دیوار نوشته ای در واتیکان: خدایا همه ما به جز باجو را ببخش. روبرتو باجو استعداد و بازیکن مهارنشدنی ایتالیایی که اکثر فوتبال دوستها اون رو فقط با یک صحنه و یک سکانس تلخ به یاد میارن. ایستاده و مبهوت در میان خوشحالی برزیلیها. باجو بازیکنی بود که هر تیم ایتال Leggi tutto
Attraverso questo libro si possono comprendere tutti i retroscena della carriera del più grande calciatore italiano. Molto centrato sulle sue scelte di vita a livello personale, familiare e religioso. Facile nella lettura. Da non perdere per ogni suo ammiratore.
Esta es la autobiografía de uno de los mayores talentos del fútbol italiano (no soy objetivo, Baggio siempre fue de mis favoritos), publicada cuando todavía su carrera no había finalizado (2001). Balón de Oro en 1993, cuando jugaba en la Juventus, siempre fue un ejemplo de discordia porque nadie ign Leggi tutto
Per me Roberto Baggio resta un personaggio enigmatico. Sicuramente un gran giocatore, io non me ne intendo ma i suoi risultati parlano da soli. Ma quello che mi intriga è il suo grande, a mio avviso, egocentrismo ma la sua infinita umiltà. Come voler suggerire al lettore le sue indiscusse qualità ma Leggi tutto
Хотел почитать про футбол, про истории из футбола и самого Баджо, а наткнулся на философский трактат. То ли я не готов к такому, то ли и ждал другого, но мне он показался не очень глубоким и вообще. Ты же футболист! Leggi tutto
Ho divorato questo libro... dopotutto è la biografia dell'idolo della mia infanzia: Roberto Baggio, il Dio del calcio.
troppo incentrato su Buddismo e la caccia, piuttosto che per le sue gesta da campione
Un po' troppo centrato sul buddismo e i suoi sistemi. Fondamentalmente noioso anche e soprattutto per la fissa con i mondiali e i rigori sbagliati. Peccato perché poteva essere un buon libro.
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