Sinossi
È un destino implacabile quello che segna la famiglia Mogliano, a partire dal capostipite Pietro, ricco proprietario di terre coltivate
a tabacco ma andato in rovina durante il fascismo, fino ad Angelo e sua moglie Teresa, emigrati in Germania negli anni del boom, e alla loro figlia, Roberta, nata con le malformazioni congenite dovute al talidomide. Tutti legati tra loro da quelle infelicità particolari che a volte sono misteriosamente i frutti comuni di uno stesso albero genealogico.
Quando la tragedia colpirà da vicino la sua famiglia, la piccola Roberta verrà affidata alla nonna paterna, mentre il padre Angelo − risposatosi con Lia, una giovane vedova − continuerà a lavorare in Germania, proseguendo la propria vita di uomo sradicato, senza altro obiettivo che non sia il denaro.
La famiglia si riunisce quando Roberta ha ormai dieci anni, a Milano, dove la ragazzina scopre le durezze della madre adottiva e dell’ambiente nel quale diventerà una giovane donna. Vittima e allo stesso tempo complice, Roberta vive sospesa, come tutti i protagonisti, tra due epoche storiche e due nazioni che, nonostante le differenze apparenti, spingono i personaggi a vivere immersi dentro gli stessi meccanismi di sopraffazione e sopravvivenza: il medesimo mondo, appunto.
Con una scrittura estremamente lucida, capace di filtrare ogni emozione, Sabrina Ragucci scrive un libro attraversato dalla nitidezza che soltanto uno sguardo inesorabile, abituato a scandagliare la realtà, può restituire.
- ISBN: 8833933458
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 176
- Data di uscita: 01-10-2020
Recensioni
Una storia triste, piena di cose tristi che succedono in modo triste e dopo ciascuna cosa triste ne accade una ancora più triste, il tutto raccontato bene, per benino, come se la scrittura volesse sparire per contenere la tristezza, mah. Una lettura che mi pare d'aver masticato un piatto di vetri, p Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!