

I figli dell\'odio. La radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, l\'umiliazione dell\'Iran
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Sinossi
A Hebron, un gruppo di minorenni ebree innalza uno striscione contro i matrimoni misti. A Tulkarem, i ragazzini palestinesi appendono ai fucili le foto degli amici uccisi e si preparano a combattere i soldati israeliani. A Teheran, Abbas piange il cugino impiccato dal regime e prova un misto di terrore ed eccitazione per il grande attacco dello Stato ebraico alla Repubblica islamica. Il nuovo reportage di Cecilia Sala è un viaggio che guarda da vicino tre grandi storie intrecciate tra loro: la radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina e il collasso dell\'Asse della resistenza che ha la sua testa a Teheran. Con uno stile vivido e in presa diretta, Cecilia Sala ci fa attraversare i check-point e i raid, ci fa entrare nelle case delle vittime e dei carnefici, dei leader militari e dei sopravvissuti. Ci svela così lo scontro generazionale che attraversa ciascuno di questi paesi, divenuto una delle linee di faglia più rilevanti - e meno indagate - del nostro presente. Perché mentre i «pacifisti esausti» tra gli anziani israeliani assistono impotenti alla deriva del proprio paese, una generazione di coloni giovanissimi è la più feroce di sempre in Cisgiordania. Mentre in Palestina un padre come Firas crede ancora nella diplomazia e rimpiange i tempi degli accordi di Oslo, il figlio Samih vede nei suoi tre fucili d\'assalto l\'unica risposta all\'occupazione. E mentre i vertici della Repubblica islamica dell\'Iran tentano di nascondere la propria debolezza, le arrabbiate senza velo che sfidano le telecamere per il riconoscimento facciale sono diventate centinaia di migliaia. Il racconto sul campo si arricchisce di alcune interviste a figure chiave, come Hossein Kanaani, uno dei fondatori dei pasdaran, e Ronen Bergman, giornalista premio Pulitzer che spiega il fallimento di Israele nel difendersi dal suo nemico interno, l\'estremismo armato. E ancora Imad Abu Awad, analista palestinese, che non crede esista più una soluzione diplomatica né una militare e per risolvere i problemi del suo popolo spera in una guerra civile interna a Israele. Da questo coro di voci, che Cecilia Sala orchestra con maestria, rigore giornalistico e una straordinaria capacità narrativa, nasce un libro essenziale per comprendere i conflitti che definiscono il nostro tempo. Un ritratto complesso, inedito e profondamente umano di un Medio Oriente in trasformazione.
- ISBN: 8804778725
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 156
- Data di uscita: 02-09-2025
Recensioni
Saggio/reportage divulgativo eccezionale e necessario per comprendere quanto sta accadendo in Palestina. Da pelle d'oca la descrizione finale sul suo periodo di detenzione a Evin.
«Da troppo tempo i palestinesi hanno perso la libertà e subiscono le decisioni prese da altri gli israeliani devono poter fare i loro errori e pagarne le conseguenze siano i palestinesi. I palestinesi devono poter fare i loro errori e pagarne le conseguenze. Se mettiamo fine all'occupazione, se ci s Leggi tutto
Si riconosce fin da subito lo stile di “Stories”, davvero peculiare e insieme godibile, asciutto, con parole semplici ma orchestrate in modo da richiamare all’istante le immagini di ciò che si sta leggendo, con la maestria di accostare figure e concetti più lontani a immagini quotidiane e condivisib Leggi tutto
una giornalista eccezionale. Che fortuna avere in Italia lei e pochi altri giovani giornalisti e già bravissimi. Leggendo il libro ho conosciuto voci e esperienze da Israele, Palestina, Libano, Siria ed Iran che mi aiutano davvero a capire cosa sta succedendo in quella parte del mondo.
Sala si riconferma come una delle migliori giornaliste della nostra generazione. Una perfetta continuazione, per intenti, del precedente incendio. Notevoli poi le poche pagine finali sulla detenzione ad Evin. Un libro che consiglierei, e consiglierò, davvero a tuttə.
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