

Sinossi
Che cos'è mai l'abbondanza frugale, oltre a un ossimoro che lega provocatoriamente due opposti, a un'ennesima parola d'ordine suggestiva e impraticabile? Se qualcuno replicasse così alla prospettiva di una convivenza capace di sobrietà non punitiva, verrebbe preso sul serio da Serge Latouche, e contraddetto con ottime ragioni. Agli argomenti di chi dissente da lui e dagli altri, sempre più numerosi, «obiettori di crescita», il maggior teorico della decrescita dedica questo libro, ormai necessario dopo anni di malintesi, resistenze, travisamenti strumentali, accese controversie. Gli sviluppisti incrollabili, o gli scettici poco inclini a dar credito alle logiche antieconomiche, troveranno qui il repertorio delle loro tesi e delle loro perplessità, smontate una a una. Sarà difficile continuare a sostenere con qualche fondatezza che la decrescita è retrograda, utopica, tecnofoba, patriarcale, pauperista. La crisi devastante che stiamo vivendo la indica invece come l'uscita laterale dalla falsa alternativa tra austerità e rilancio scriteriato dei consumi. Un'abbondanza virtuosa, ci avverte Latouche, è forse l'unica compatibile con una società davvero solidale.
- ISBN: 8833971104
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 150
- Data di uscita: 12-01-2012
Recensioni
Il grande pregio di questo libro è l'avermi spinta a farmi delle domande importanti. Pochi libri sono veri spunti di riflessione, questo è sicuramente tra questi. Non do 5 stelle perché sento di non aver capito alcuni passaggi che utilizzavano un linguaggio molto legato all'aconomia e a me sconosciut Leggi tutto
3.5. Un libro che converge con molte altre teorie che propongono il superamento del capitalismo e della società dei consumi. Ne integrata gli stessi elementi, quali localismo vs globalizzazione, abbandono della crescita, diminuzione dei consumi, sviluppo di nuove unità politiche che sostituiscano gl Leggi tutto
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