

Sinossi
Basta un niente: una canzone di cinquant'anni fa, un film ambientato a metà dell'Ottocento, una battuta di oggi - eccola che arriva, l'indignazione di giornata, passatempo mondiale, monopolizzatrice delle conversazioni e degli umori. Ogni mattina l'essere umano contemporaneo si sveglia e sa che, al mercato degli scandali passeggeri, troverà un offeso fresco di giornata, una nuova angolazione filosofica del diritto alla suscettibilità, un Robespierre della settimana. La morte del contesto, il prepotente feticismo della fragilità, per cui «poverino» è diventato l'unico approccio concesso, e l'epistemologia identitaria, per cui l'appartenenza prevale su qualunque curriculum di studioso, sono solo alcuni tra i fenomeni più evidenti e dirompenti degli ultimi anni, con effetti pericolosi e grotteschi che in altri secoli erano occasionale damnatio memoriae e ora sono quotidiana cancel culture. Guia Soncini si interroga sulle origini di quest'eterno presente in cui tutto ciò che non ci rispecchia alla perfezione sembra una violazione della nostra identità. Ricorda le opere che avevano previsto la dittatura del perbenismo, dal solito Orwell al romanzo di Philip Roth La macchia umana, «la matrice di tutti i disastri d'incomprensione e suscettibilità»; contesta il ruolo dei social come amplificatori di dissenso e indignazione; individua alcune preoccupanti implicazioni politiche: se a sinistra si perde la capacità di non considerare la fine del mondo ogni parola sbagliata, che ne sarà della libertà d'espressione? Rimarrà solo alla destra lo spazio per dire di tutto, e non passare le giornate a sentirsi feriti da ogni maleducazione? È ora di ricostruire come siamo arrivati fin qui. Al diritto di offenderci, al dovere di indignarci.
- ISBN: 8829709875
- Casa Editrice: Marsilio
- Pagine: 192
- Data di uscita: 04-03-2021
Recensioni
Premesso che io la Soncini non l’ho mai sopportata, ma "L'era della suscettibilità" dovrebbe diventare testo d’esame per tutti i titolari di un account sui social o per chi si appresta ad aprirne uno: godibile, condivisibile, caustica fino ai limiti dell’antipatia (peccato che Guia Soncini non rinunc Leggi tutto
[***1/2] Se il me stesso di ora, entrato in possesso della Delorean e del flusso canalizzatore, si fosse presentato al me stesso di qualche anno fa e gli avesse detto che un giorno avrebbe letto un libro di Guia Soncini, probabilmente gli avrebbe riso nel muso dandogli del ciccione di merda e, oltre Leggi tutto
L'Avvelenata, attualmente leggibile ogni giorno su Linkiesta, scrive con la consueta lucida perfidia sui maleli di questo tempo, la suscettibilità, il bisogno di offendersi, di posizionarsi dalla parte dei giusti, di semplificare e polarizzare qualsiasi discorso. Si muove agilmente e piacevolmente t Leggi tutto
Mi è stato presentato come un libro geniale nella sua ironia, ma non ho trovato nessuna ironia geniale in queste pagine. Lo definirei come: una risposta all'estremizzazione di una tendenza affrontata mettendo in campo l'altro estremo. Un libro che dà corda a chi si lamenta che "ora non si può più dir Leggi tutto
Solo 3 stelle, anche se è condivisibilissimo e godibilissimo, perché manca di spina dorsale, è più un "ah, signora mia, non ci sono più gli uomini di una volta" che un pamphlet in stile Hichens o Hugues.
Letteralmente 200 pagine di lagne, scritte in maniera brillantissima, sul "non si può più dire niente". Sono d'accordo praticamente su nulla ma come giustamente dice l'autrice "pensarla diversamente è l'unico modo d'avere una conversazione interessante". Consigliato non ai nemici del "politicamente c Leggi tutto
Un libro piacevole e stimolante. Mi ha fatto pensare perché io stesso sono uno suscettibile. Per cui è stato un utile invito a riflettere e a cambiare.
Spero che, come da sue premesse, anche tutta l’ignoranza sciorinata in questo libro sia una provocazione per farci riflettere su quante porcherie si possono scrivere in un libro.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!